“Ci siamo in modo insulare”. I Saviano Boys oltre il ridicolo

Oggi il Corriere della Sera ci delizia con una lettera degli scrittori contro l’organizzazione del Salone di Libro di Francoforte. Per chi ha la memoria corta, il Salone del Libro di Francoforte è il festival a cui Saviano è stato invitato, solamente dopo la sua lagna sulla presunta censura che gli era stata riservata. A proposito di Saviano, sto godendo con un riccio perché La grande bugia verde è fra i libri più venduti e, in classifica, sta davanti al libro di Saviano nonostante non abbia partecipato a nessun festival letterario né sia andato mezza volta in televisione a presentarlo. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altri media

straordinaria incaricata in Italia" e in cui chiedono "un da Antonio Scurati a Melania Mazzucco: sono tra i 40 scrittori (Tuttosport)

Oltre 40 tra scrittrici e scrittori, attraverso una lettera aperta, in cui citano il caso-Saviano (“Un’esclusione troppo vistosa per non essere un atto deliberato”), si rivolgono al direttore della Frankfurter Buchmesse Jürgen Boos e al presidente dell’AIE Innocenzo Cipolletta, esprimendo preoccupazione e “disagio” per una “volontà esplicita di ingerenza sempre più soffocante della politica negli spazi della cultura” – Il testo completo della lettera e l’elenco dei firmatari, che parlano di “forme più o meno esplicite di censura”, di “attacchi personali volti al discredito e in un uso spregiudicato delle querele ai danni di scrittori, giornalisti e intellettuali da parte di chi occupa posizioni di potere”. (Il Libraio)

Gennaro Sangiuliano ha commentato la lettera redatta da 40 scrittori e inviata alla Buchmesse e all’Associazione Italiana Editori nella quale esprimono la propria "preoccupazione" e il proprio "disagio" a fronte di quella che definiscono "una volontà esplicita di ingerenza sempre più soffocante della politica negli spazi della cultura". (Il Sole 24 ORE)

Buchmesse, Valensise: "Si rappresenta l'Italia e non governo in carica"

Il ministro commenta la lettera inviata al direttore della Buchmesse e al presidente dell'Aie da quaranta scrittori che manifestano la loro "preoccupazione" per la gestione del nostro Paese lamentando "l'ingerenza della politica" (il Giornale)

L’Italia sarà rappresentata alla Buchmesse di Francoforte «in modo insulare», lamentano in una lettera aperta circolata sui giornali alcuni scrittori italiani. A partire dall’anomalia denunciata dalla lettera, secondo cui «l’Italia sarà presente tramite un programma di duetti fra autori italiani» mentre avrebbe bisogno «di interagire con i p… (La Stampa)

E’ alla luce di questa motivazione che la giornalista e scrittrice Marina Valensise non ha firmato la lettera inviata a Jurgen Boos, direttore della Buchmesse, e a Innocenzo Cipoletta, presidente dell’Associazione italiana editori, da quaranta scrittori che manifestano la loro “preoccupazione” per la gestione messa in campo dal nostro Paese lamentando “l’ingerenza della politica”. (OglioPoNews)