Famiglia ebrea respinta da un hotel
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«Informiamo che il popolo israeliano, in quanto responsabile di genocidio, non è gradito cliente nella nostra struttura». Con queste parole, un hotel del Cadore, incastonato nella cornice delle Dolomiti bellunesi, ha chiesto a una coppia israeliana di cancellare la prenotazione effettuata dall'1 al 3 novembre presso la propria struttura. Il messaggio è stato affidato al servizio di messaggistica privata del portale dal quale l'hotel era stato precedentemente prenotato: «Se desidera annullare la sua prenotazione sarei felice di farlo e saremo lieti di garantire la cancellazione gratuita. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altre testate
Un nuovo caso di rifiuto verso turisti israeliani in Veneto. Questa volta è accaduto in una struttura ricettiva del Cadore, a pochi mesi da un episodio simile avvenuto a luglio. (Sky Tg24 )
Questo è il testo dell’avviso che i proprietari hanno inviato a una famiglia israeliana che aveva regolarmente prenotato: “Vi informiamo che il popo… (L'HuffPost)
Patrik Ongaro, gestore dell'Hotel Garni Ongaro di Santa Fosca di Selva di Cadore, ha prima pubblicato un post ribadendo la decisione presa e poi ha oscurato i propri canali Facebook, Instagram e anche la pagina della sua struttura su Booking. (Vanity Fair Italia)
La prenotazione è confermata via booking ma alla vigilia del loro volo da Tel Aviv arriva un messaggio in cui si dice che gli israeliani non sono graditi e quindi i due vengono invitati a cancellare la prenotazione – senza spese di annullament… (La Stampa)
“In quanto responsabili di genocidio, non siete clienti ben accetti”. E’ il frutto avvelenato delle stragi compiute a Gaza, dop… (la Repubblica)
Pertanto, qualora vogliate cancellare la vostra prenotazione, sarete felici di farlo, e altrettanto lo saremo noi di offrirvi una cancellazione gratuita»: non ha usato metafore Patrik Ongaro, titolare dell’omonimo Garni a Selva di Cadore che sulla piattaforma Booking, in inglese, ha invitato una coppia di israeliani a disdire la prenotazione che avevano perfezionato per trascorrere qualche giorno di vacanza all’ombra del Pelmo. (ilmessaggero.it)