Né con Putin, né con Trump per una Difesa comune europea!

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere del Ticino ESTERI

Gli europei devono trovare al più presto la volontà politica per reagire alla nuova linea americana e fermare Putin, evitando un allargamento della guerra e avendo in mente solo un immediato “cessate il fuoco”. Questo implica mobilitare le risorse disponibili e avviare rapidamente un’integrazione di difesa comune tra gli Stati più determinati, per rafforzare la sicurezza e l’autonomia europee magari con un nuovo mini-debito europeo per finanziare la produzione di armamenti e l’esclusione delle spese per la difesa dal calcolo del deficit e del debito; questi rappresentano sicuramente un primo passo verso un riarmo europeo, ma è importante sottolineare che sarà solo per una Difesa comune interna europea e deve essere di natura federale, a maggioranza qualificata, con risorse proprie e con organi sovranazionali eletti democraticamente dagli Stati membri. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altri giornali

"L'era del dividendo di pace è finita da tempo. L'architettura di sicurezza su cui abbiamo fatto affidamento non può più essere data per scontata. (LA STAMPA Finanza)

La Russia rimarrà una minaccia fondamentale per la sicurezza dell'Europa nel prossimo futuro, inclusa la sua postura nucleare più aggressiva e il posizionamento di armi nucleari in Bielorussia”. “Se alla Russia verrà permesso di raggiungere i suoi obiettivi in Ucraina, la sua ambizione territoriale si estenderà oltre. (L'HuffPost)

Sì alla proposta di Emmanuel Macron, riproposta nell'audizione al Senato di martedì da Mario Draghi, sulle politiche di utilizzo dei 150 miliardi di euro di prestiti europei per il piano ReArm Europe: il problema, che su InsideOver (Inside Over)

ReArm al test del Consiglio Ue, passa la linea del “compra europeo”

Parte Prima: il Libro bianco ReArm Europe: è pronta l'Europa della Difesa, con complicazioni italiane (Mondo Economico)

Il programma mira a migliorare in modo decisivo la reattività, la resilienza e le prestazioni dei sistemi di difesa missilistica aerea integrata (IAMD) per proteggere l’Unione Europea da minacce che vanno dagli sciami di droni iper-saturanti ai missili ipersonici. (Ares Osservatorio Difesa)

Il Consiglio Europeo di oggi a Bruxelles vedrà i leader Ue affrontare “i recenti sviluppi in Ucraina” e le “prossime iniziative in materia di difesa”, come recita l’agenda del presidente Antonio Costa, insieme al Medio Oriente, alla competitività e al bilancio europeo, mentre giovedì è previsto un pranzo di lavoro con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. (QUOTIDIANO NAZIONALE)