5 ottobre: abusi in divisa

5 ottobre: abusi in divisa
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Osservatorio Repressione INTERNO

La ricostruzione dei fatti avvenuti sabato 5 ottobre e che ha visto coinvolti gli attivisti della Rete Bergamo per la Palestina di Rete Bergamo per la Palestina Nonostante una martellante campagna di terrorismo mediatico atta a diffondere un generale sentimento di paura e incertezza, i/le solidali di questo Paese hanno deciso ugualmente di rispondere alla chiamata nazionale di sabato 5 ottobre. L’apparato poliziesco si è attivato in maniera a dir poco zelante per assicurare che la piazza non fosse raggiunta dai/dalle manifestanti: numerose le intercettazioni, i pedinamenti, i posti di blocco, i rastrellamenti su mezzi pubblici e la chiusura indiscriminata di stazioni ferroviarie e metropolitane. (Osservatorio Repressione)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Concentramenti alle 18 per sfilare fino alla fiaccolata in piazza Castello Le forze dell'ordine contrarie al corteo e alla data simbolica del 7 ottobre dopo i disordini di domenica a Roma, ma il comitato torinese rivendica il diritto a manifestare. (Corriere TV)

Gli studenti delle scuole superiori del capoluogo piemontese, nelle immagini, hanno raggiunto la piazza in corteo da piazza Arbarello, mentre quelli universitari hanno marciato dal Campus Einaudi dell’Università degli Studi di Torino. (Il Fatto Quotidiano)

Un clima teso che sembra preludere a nuove esplosioni di violenza soprattutto dopo la visita della premier Giorgia Meloni, nel Ghetto ebraico, dove si è svolta la cerimonia di commemorazione per le vittime dell’attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre. (Panorama)

Corteo pro Pal, presidio davanti al tribunale di Roma

L'iniziativa arriva dopo il 'no' della Questura cittadina alla manifestazione chiesta nei giorni scorsi dal movimento Rete Bergamo per la Palestina. (BergamoNews.it)

La Procura aveva sollecitato il carcere. Secondo quanto si apprende Lovisolo, difeso dall'avvocato Caterina Calia, si era recato alla manifestazione assieme ad un amica. Stamattina il giudice per le direttissime ha convalidato l'arresto a carico del giovane, accusato di lesioni gravi e resistenza a pubblico ufficiale. (ilmessaggero.it)

L'ingresso del tribunale di via Golametto è presidiato dalle forze dell'ordine e i manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta "Fermiamo il genocidio, Palestina libera". (Tiscali Notizie)