Musetti sulla strada di Djokovic e Alcaraz, Cinà debutta a Miami

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Undici tennisti italiani, otto uomini e tre donne, sono già qualificati per il Masters 1000 di Miami, torneo che si sta disputando sui campi in cemento dell’Hard Rock Stadium in Florida. Tra loro spiccano Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini, entrambi teste di serie, insieme a Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi, Flavio Cobolli, Luciano Darderi e Mattia Bellucci. A questi si aggiunge il 17enne palermitano Federico Cinà, wild card che, dopo aver raggiunto la finale nel Challenger di Hersonissos, farà il suo esordio in un torneo del circuito maggiore. Un debutto atteso con curiosità, considerando il potenziale del giovane talento, che al primo turno affronterà un qualificato.

Manca all’appello il campione in carica e numero uno del mondo, Jannik Sinner, il cui ritiro lascia il campo aperto a contendenti del calibro di Alexander Zverev e Carlos Alcaraz, rispettivamente prima e seconda testa di serie. Zverev, che si trova nella metà del tabellone con il fresco vincitore di Indian Wells, Jack Draper, e Holger Rune, potrebbe incrociare Musetti già nei primi turni. Dall’altra parte, Alcaraz condivide il percorso con Daniil Medvedev e Novak Djokovic, quest’ultimo sempre in cerca di conferme dopo un inizio di stagione altalenante.

Il torneo, che rappresenta l’ultimo appuntamento del Sunshine Double prima del passaggio ai campi in terra battuta, offre un montepremi di oltre 9 milioni di dollari e vede in palio i titoli ATP Masters 1000 e WTA 1000. Tra le donne, Jasmine Paolini è tra le italiane in lizza, mentre nel tabellone maschile Berrettini e Musetti partiranno direttamente dal secondo turno, evitando così le insidie del primo scontro.

Particolare attenzione è rivolta a Federico Cinà, il cui esordio nel circuito maggiore rappresenta un’occasione per testare il suo talento contro avversari di alto livello. Il giovane palermitano, che ha già dimostrato di saper competere nei tornei Challenger, dovrà affrontare un qualificato, con la possibilità di accedere al secondo turno e mettersi in luce in un contesto internazionale.