Adriano racconta: "Scappai dall'Italia e mi rifugiai a Vila Cruzeiro: parlarono di sequestro. Piansi da Moratti ma..."
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Dopo le anticipazioni tratte dalla sua autobiografia uscita ieri in Brasile, Adriano torna a parlare di sé. E lo fa attraverso una lunghissima lettera pubblicata dal sito The Players' Tribune, dove ha raccontato quello che è il suo legame quasi sanguigno con Vila Cruzeiro, la favela di Rio de Janeiro dove è cresciuto. Tra i ricordi dell'infanzia con la famiglia vissuta in un posto definito "pericoloso da morire, dove la gente soffre" e il racconto del trauma ancora non superato della morte del padre, l'ex Imperatore dell'Inter racconta come ha vissuto il suo primo Natale lontano da casa, a Milano: "Il periodo delle feste è molto importante a casa mia. (Fcinternews.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Adriano Leite Ribeiro, ex attaccante dell’Inter dal 2001 al 2009, racconta i retroscena più inediti e scomodi della sua carriera, contraddistinta da diversi momenti bui e dalla battaglia coi problemi di dipendenza dall’alcol. (Terzo Tempo Napoli)
Adriano, ex attaccante di Inter, Fiorentina, Parma e Roma in Italia, che in carriera ha vinto una Confederations Cup, una Copa America, 2 scudetti, 2 Coppa Italia, 3 Supercoppa Italiana, una Coppa dei (TUTTO mercato WEB)
Di cose da dire Adriano, l'unico «imperatore» del calcio brasiliano ne aveva eccome e ha deciso di condividerle in un'autobiografia scritta insieme al giornalista Ulisses Neto, che ne ha approfondito le origini, la carriera e le battaglie contro dipendenze e depressione: «La mia più grande paura», questo il titolo scelto, lui che in campo non ne aveva (sesto nella classifica del Pallone d'oro nel 2004 a soli 22 anni, miglior marcatore della storia dell'Inter in Champions League) ma che fuori si è ritrovato a lottare contro le proprie debolezze. (Corriere della Sera)
Fino alle immagini di qualche giorno fa, quando l’ex attaccante (che in Italia ha vestito le maglie di Inter, Parma, Fiorentina e Roma), è stato ripreso in un video mentre cammina in una favela brasiliana con una birra in mano. (ilmessaggero.it)
Nei primi anni 2000 è stato, senza ombra di dubbio, uno dei centravanti più forti della Serie A e al mondo. Purtroppo, però, non ha saputo esprimere tutte le sue doti e qualità visto che ha intrapreso dei brutti giri, tanto da avere a che fare con l’alcol e la depressione. (Il Posticipo)
Anche in questa stagione l’Inter sta mettendo in mostra il suo grande potenziale. I nerazzurri sono secondi a un punto dal Napoli capolista: il sorpasso non è riuscito nello scontro diretto di San Siro, terminato 1-1, ma la truppa allenata da Simone Inzaghi è determinata ad andare a prendersi il primato. (Rompipallone – News sul calcio nazionale e internazionale)