È morto Bruno Pizzul, voce storica del calcio: raccontò l'Heysel e le Notti Magiche

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La Gazzetta dello Sport INTERNO

È morto all'ospedale di Gorizia Bruno Pizzul, storica voce del giornalismo sportivo italiano. Avrebbe compiuto 87 anni sabato. È stato la voce delle notti magiche del Mondiale 1990, dei rigori di Pasadena quattro anni dopo. Il suo "Robertobaggioooo" entrò nel cuore di tutti. Ha raccontato le partite dell’Italia per 16 anni, dal 1986 al 2002, l’ultima è stata Italia-Slovenia del 21 agosto 2002, amichevole giocata a Trieste e persa dagli azzurri 1-0. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre testate

Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli, ha condiviso con i microfoni di Maracanà, trasmissione in onda su Tuttomercatoweb Radio, un ricordo toccante di Bruno Pizzul, storico telecronista della Rai. (Terzo Tempo Napoli)

Lui era uno dei pochi che poteva permettersi di personificare i due ruoli: quello del narratore – con la sua voce pacata, le sue espressioni tipiche («gioco speculativo», «percussione»), le sue rare accensioni (tutti ricordano il suo «Robertobaggioooo» del Mondiale 1990 e del rigore fallito a Pasadena quattro anni dopo), il suo aperto tifo per la Nazionale ­–, e quello del tecnico. (Corriere della Sera)

(LazioNews24.com)

In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport nel 2018 in occasione dei suoi 0ttant'anni l'ex telecronista Rai spiegò il motivo del suo attaccamento ai colori granata: "Tifoso del Toro? All’oratorio di Cormons nel dopoguerra esisteva un solo pallone, procurato miracolosamente da don Rino. (Toro News)

Bruno Pizzul è morto oggi all'età di 86 anni (ne avrebbe compiuti 87 il prossimo 8 marzo) dopo essere diventato il telecronista per eccellenza. Fino all'ultimo giorno in molti gli hanno chiesto di tornare al microfono, tanto che nell’estate del 2021 sembrava potesse sostituire Alberto Rimedio (in quarantena per il Covid) nella cronaca della finale degli Europei. (Corriere della Sera)

La sua voce è entrata in milioni di case ed è stata la più riconoscibile in assoluto dopo aver raccontato per quasi 20 anni le vicende della Nazionale di Calcio dell'Italia. Non era soltanto un'icona, era il Telecronista con la T maiuscola: Bruno Pizzul ha indubbiamente segnato un'epoca ed è stato preso come esempio e modello da tutti coloro hanno voluto intraprendere una carriera simile alla sua. (il Giornale)