Trump e l’odio per l’Europa alla ricerca delle colpe
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Il rifiuto di continuare a scaricare sui contribuenti americani i costi della protezione militare dell’Europa, la volontà di riequilibrare la bilancia commerciale con l’introduzione di dazi, la sua gestione degli affari internazionali in puro stile yankee, come se tutte le questioni si potessero risolvere in un semplice «do ut des»; tutte queste novità, non certo piacevoli per noi europei, erano scontate e comunque in linea con la filosofia trumpiana del «Make America great again». (L'Eco di Bergamo)
Se ne è parlato anche su altri media
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Ma c’è un effetto che già è stato prodotto, e va ben oltre il rumorosissimo crollo delle borse. Finora, a parte il presidente e il suo staff, non c’è osservatore che non pensi che gli effetti potranno essere disastrosi. (Il Mattino)
Sono due immagini che, collegate, mettono in scena il tramonto dell’Occidente per come l’abbiamo conosciuto. Minimizzare la gravità della guerra dei da… (la Repubblica)
E oggi? L’Europa media, spera, rimanda. I servizi segreti Usa non hanno solo difeso l’Occidente: l’hanno anche orientato. (Tiscali Notizie)
di Marco Camisani-Calzolari 7 aprile 2025 Londrta – Non si vedono nei telegiornali, non fanno rumore. Ma fanno danni. Seri. Israele ha appena dichiarato l’inizio della fase 3 della guerra informatica contro l’Iran e i suoi alleati. (La Torre Oggi)
Così Aldo Ferrari, docente all’università Ca’ Foscari di Venezia e responsabile per l’Ispi del programma di ricerca su Russia, Caucaso e Asia Centrale commenta a Tempi lo stravolgimento e lo sconcerto provocati in tutto il mondo dal presidente americano con la politica dei dazi, ma non solo. (Tempi)