Nuove frizioni tra Fi e Lega. "Cittadinanza da rivedere"

Sulla stretta alla concessione per ius sanguinis della cittadinanza italiana ai discendenti di chi è emigrato all'estero, annunciata ieri dopo il Consiglio dei ministri dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, tornano le frizioni tra Forza Italia e Lega. Il Carroccio che punta i piedi col deputato trevigiano Dimitri Coin e rivendica l'origine settentrionale di molti richiedenti: «Singolare che nel governo qualcuno abbia deciso di dare una stretta ai discendenti di chi è emigrato all'estero, in larga parte di origine veneta, lombarda, piemontese o friulana e quindi di cultura cattolica, ma poi pensi di regalare la cittadinanza a giovani immigrati che spesso sono islamici. (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Il Consiglio dei Ministri, ha dato il via libera a un decreto-legge contenente misure urgenti relative alla disciplina della cittadinanza. Il Decreto legge 28 marzo 2025 n. 36, entrato in vigore il 28 marzo 2025, è costituto da due articoli seguito dal secondo che disciplina l'entrata in vigore. (La Posta del Sindaco)

Ma non è colpa mia; sono loro ad essere non all’altezza. Credetemi che a volte mi rendo conto di essere quasi ossessivo in questa mia continua segnalazione di quanto i nostri politicanti possano essere inadeguati al loro compito, in quanto interessati più ai piccoli meschini interessi del proprio Partito piuttosto che a quelli generali del Paese. (TViWeb)

Ma in Lega devono mettersi un po’ d’accordo tra loro: infatti il presidente Zaia pochi mesi fa diceva le stesse cose che poi ha realizzato il Vicepremier e Ministro degli Esteri Tajani con il decreto approvato dal Governo in Cdm la settimana scorsa. (altovicentinonline.it)

Decenni di stallo rimossi in un giorno. “Essere cittadino italiano è una cosa seria” e non un “gioco per fare shopping a Miami”: le parole del ministro aprono la stagione di caccia contro i sudamericani che usano la cittadinanza come passe-partout in Usa, Spagna e altrove. (Il Fatto Quotidiano)

La riforma regolerà in modo più stringente l’accesso alla cittadinanza per gli italo-discendenti, con riflessi anche nello sport (Adnkronos)

Lo ha detto Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera: «In Parlamento se ci sarà la necessità di alcuni miglioramenti ben vengano, ma c'è una situazione molto complicata nelle nostre ambasciate e nei nostri comuni dove ci sono tantissimi abusi. (ilgazzettino.it)