Borrell: "Il mandato d'arresto per Netanyahu è un obbligo"
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Borrell: "Il mandato d'arresto per Netanyahu è un obbligo" "Non si può applaudire quando la corte va contro Putin e restare in silenzio quando la corte va contro Netanyahu. Questo è il tipico esempio dei due pesi e delle due misure per cui tanto veniamo criticati". Così Joseph Borrell, Alto rappresentante europeo per gli Affari Esteri. "Non ci sono scuse per un cessate il fuoco in Libano e sulla proposta di accordo mediata da Stati Uniti e Francia", ha aggiunto Borrell Reuters 01:06 (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri media
Il primo ministro israeliano Binyamin Netanyahu si prepara a discutere con il gabinetto di sicurezza una tregua di 60 giorni con Hezbollah, mediata da Stati Uniti e Francia. L’accordo prevede il ritiro delle truppe israeliane dal Libano e il dispiegamento dell’esercito libanese a sud del fiume Litani per creare una zona cuscinetto. (Limes)
Così Joseph Borrell, Alto rappresentante europeo per gli Affari Esteri. "Questo è il tipico esempio dei due pesi e delle due misure per cui tanto veniamo criticati. (la Repubblica)
La dichiarazione a firma di Joe Biden e Emmanuel Macron che annuncia il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah dovrebbe essere pubblicata, infatti, alle 21.00 (ora italiana). Questa sera potrebbe iniziare la tanto attesa tregua tra Libano e Israele. (il Giornale)
A margine della riunione dei ministri degli Esteri del G7 a Fiuggi, la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha affermato che un accordo su una proposta di cessate il fuoco nel conflitto tra Israele e Hezbollah in Libano è "a portata di mano". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Così il ministro oltranzista e rappresentante dei coloni fino all’ultimo ripete che fermare lo scontro «è un grosso errore, l’occasione mancata di sradicare Hezbollah». Se il governo israeliano decide oggi di approvare l’intesa per lo stop ai combattimenti, Bibi — com’è soprannominato — dovrà anche persuadere gli abitanti del Nord a ritornare nelle case verso il confine con il Libano: in 60 mila se ne sono andati 14 mesi fa, quando il gruppo sciita ha deciso di fiancheggiare Hamas dopo i massacri perpetrati dai terroristi palestinesi nel Sud di Israele il 7 ottobre dell’anno scorso. (Corriere della Sera)
Libano, è il giorno dell'accordo. Dopo il voto del gabinetto sull'accordo di cessate il fuoco con Hezbollah, il primo ministro Benyamin Netanyahu dovrebbe rilasciare una dichiarazione ai media in cui spiegherà l'intesa come un «evento temporaneo» di 60 giorni che sarà testato sul campo. (ilmessaggero.it)