Tasse su, tasse giù. Lo decide il laghée di Cazzago Brabbia

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C’è chi, come Antonio Polito sul Corriere della Sera, lo definisce la “coscienza fiscale del centrodestra”. O chi, addirittura, come Marco Cremonesi, scrive che “Giorgetti non sembra più Giorgetti” che, da moderato, è diventato ministro d’attacco. Il circo mediatico non perde l’occasione per sottolineare, con ragione, le contraddizioni della coalizione di governo, soprattutto sul versante delle tasse: “Non aumenteranno”, “Aumenteranno”, un affermare e smentire che fa parte del gioco politico quando, come nell’attuale congiuntura, bisogna in qualche modo mettere le mani nelle tasche degli italiani per far fronte alle casse pubbliche che languono. (malpensa24.it)

Su altre testate

Roma, 12 ott. – “Sicuramente non ci saranno più tasse, dopodiché meno tasse lo stiamo facendo, non lo stiamo promettendo: basti vedere quello che abbiamo fatto nella precedente legge di Bilancio, il taglio del cuneo fiscale contributivo di 6-7 punti percentuale che tutti giudicavano impossibile, o comunque precario, diventerà strutturale. (Agenzia askanews)

''Sicuramente non ci saranno più tasse. Il cuneo fiscale diventerà strutturale''. Lo ha affermato oggi, 12 ottobre, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, in occasione della 'Festa del Foglio' a Firenze. (Adnkronos)

Altro che i “sacrifici“ di cui aveva parlato una settimana fa e i “ritocchi di entrate” citati ieri. La linea del governo, giura, è quella di non aumentare le tasse. (Il Fatto Quotidiano)

Confindustria al governo: premiare le imprese che investono

"Sarà una manovra equilibrata che metterà a tacere anche le accuse che ho visto anche in questi giorni che fanno parte del dibattito politico, ma che, tendenzialmente, sviano il problema". (Secolo d'Italia)

I locali con Moretti e Begic riducono il divario, con i primi dieci chiusi sul 21-22. L’avvio è tutto a favore degli amaranto che trascinati da Gerlero e Rullo si portano subito avanti. (Frosinone News)

Altri investimenti, per andare oltre all’orizzonte del 2026 del Pnrr, sostenere gli sforzi delle imprese, anche immaginando un meccanismo premiale legato all’Ires, e poi occorre dare la possibilità alle imprese che hanno avviato investimento con Industria 4.0 di proseguire, ritoccando magari i loro progetti in chiave più green con Transizione 5.0. (La Stampa)