Sanità: Liguria promossa dai cittadini per la tutela alla salute

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Primocanale SALUTE

Quest'anno la regione Liguria è stata inserita dal C.R.E.A. tra le regioni promosse per i livelli complessivi di tutela della salute, con un indice di performance tra il 45% e 52% dei cittadini che si dichiarano soddisfatti. "Questo è soprattutto il frutto del lavoro che la Regione ha portato avanti in questi anni, avviando progettualità specificamente dedicate al miglioramento delle prestazioni offerte dal nostro sistema sanitario per soddisfare i bisogni dei cittadini. (Primocanale)

La notizia riportata su altri media

Il quadro emerge dal Rapporto “Opportunità di tutela della Salute: le Performance Regionali” redatto dai 104 esperti del Crea Sanità (Centro Ricerca Economica Applicata in Sanità). Quasi la metà degli italiani, il 45%, vive in Regioni che non garantiscono livelli sufficienti di tutela della salute. (quotidianodipuglia.it)

E si prepara a misurare l'effetto che avrà l'autonomia differenziata. Il nuovo rapporto del Crea Sanità conferma la divisione tra Nord e Meridione, anche se negli ultimi anni il divario si è ridotto. (Fanpage.it)

Ad andar peggio sono le Regioni meridionali, che però stanno recuperando a maggiore velocità, mentre a guidare le migliori è il Veneto. Il quadro emerge dal Rapporto 'Opportunità di tutela della Salute: le Performance Regionalì redatto dai 104 esperti del CREA Sanità (Centro Ricerca Economica Applicata in Sanità) . (Gazzetta del Sud)

La Toscana è ai vertici della classifica nazionale insieme a Veneto, Piemonte e Provincia autonoma di Bolzano, collocandosi al quarto posto della classifica con un indice di performance superiore al 50 per cento del livello massimo. (Toscana Notizie)

Lo certificano i ricercatori dell’università di Tor Vergata nello studio “Opportunità di tutela della salute: le performance regionali”. Un verdetto che rafforza il rapporto già illustrato… (Il Messaggero Veneto)

La Calabria è tra le regioni italiane fortemente insufficienti per quanto riguarda le performance sanitarie e sociosanitarie, con un indice di 0,26 che la pone all’ultimo posto in Italia, nonostante un incremento delle prestazioni, nel quinquennio 2017-2022, del 102,9%. (Il Dispaccio)