Ancora un giorno per salvare il negoziato e il destino della regione

Per saperne di più:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Ansa Un giorno ancora per salvare il negoziato su Gaza e il destino di un’intera regione. Mentre l’esercito israeliano alzava al livello massimo per l’attacco iraniano, dato ormai per deciso e imminente, il presidente Biden ha chiamato i leader di Francia, Germania, Italia e Regno Unito. A Teheran il conto alla rovescia è ripreso, dopo un apparente sospensione. E il 15, a Doha o al Cairo, dovranno vedersi i negoziatori e gli emissari di Israele e Hamas (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Hamas ha fatto sapere che non siederà al tavolo delle trattative, previsto per giovedì 15 agosto, ma chiede invece l’attuazione del piano in tre fasi presentato dall’amministrazione del presidente Usa, Joe Biden, all’inizio di luglio. (Vatican News - Italiano)

Mentre Israele si prepara all'attacco rappresaglia da parte dell'Iran, Hamas, piuttosto che andare avanti con nuovi colloqui, chiede che venga attuato quello che è stato accettato il 2 luglio, ossia il piano elaborato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden per il cessate il fuoco di sei settimane nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas, in cambio della liberazione degli ostaggi e allo stesso tempo di centinaia di detenuti palestinesi, come si legge in una nota pubblicata sui social dal movimento palestinese. (Adnkronos)

Il corridoio Filadelfia, Rafah e il ruolo dell'Anp: su cosa si gioca l'intesa con Israele

Dopo l’appello dei mediatori internazionali (Egitto, Qatar e Stati Uniti), sembrava che Israele e Hamas fossero sul punto di riprendere davvero il dialogo che da mesi procede a intermittenza. L’ufficio del premier Benjamin Netanyahu aveva annunciato con largo anticipo l’invio di una delegazione per trattare sui termini dell’intesa. (ilmessaggero.it)

Il caso Barghouti fra Hamas e Israele Condizione che ha ottenuto l’ok dagli Stati Uniti, dai mediatori dell’Egitto e del Qatar. (Start Magazine)

Benjamin Netanyahu non vuol restituire ad Hamas il controllo completo della linea di sabbia lungo il confine con l’Egitto, così in questi giorni i negoziatori americani, egiziani e del Qatar stanno discutendo di un controllo parziale dell’esercito, una presenza da mantenere almeno nella prima fase del cessate il fuoco. (Corriere della Sera)