Liste d’attesa, Schillaci attacca le Regioni: “Bloccano i poteri del ministero”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Per la seconda volta in pochi mesi il ministro della Salute sollecita le Regioni sul tema drammatico delle liste d’attesa della sanità pubblica: “I recenti dati emersi dalle ispezioni condotte dai Carabinieri del Nas tra ottobre e dicembre 2024 rivelano una situazione che non possiamo più tollerare: il 27% delle strutture sanitarie ispezionate presenta ancora irregolarità gravi”, scrive Orazio Schillaci in una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Massimiliano Fedriga che guida il Friuli-Venezia Giulia (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Non è bastato un primo, duro richiamo lo scorso ottobre. (Alto Adige)

Il tema delle liste d’attesa in ambito sanitario suscita da tempo una riflessione continua su come coniugare i principi di universalità delle cure con l’esigenza, molto concreta, di ottenere prestazioni in tempi ragionevoli. (Agenda Digitale)

Siamo stati i primi e gli unici ad avviare il CUP unico per pubblico e privato, un modello per risolvere questo problema". "Il ministro Schillaci ha fatto benissimo e sa bene che il decreto legge sulle liste d'attesa approvato a livello nazionale nasce dall'esperienza della Regione Lombardia. (Tiscali Notizie)

Il ministro alla Salute Orazio Schillaci usa termini come “pratiche inaccettabili”, “situazioni indegne” in una lettera inviata al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga riguardo alle liste di attesa. (la Repubblica)

Liste d’attesa. Non si placa la bagarre tra Schillaci e le Regioni. La replica di Fedriga al Ministro: “Senza risorse e collaborazione, impossibile affrontare emergenza” (Quotidiano Sanità)

"Gli accessi ai pronto soccorso raggiungono percentuali di inappropriatezza di codici bianchi ingiustificabili e inaccettabili. Per cui bisogna anche in questo caso intervenire per evitare di sprecare risorse, energie e denaro. (Quotidiano Sanità)