Istat, conti di PA, famiglie ed imprese, scende indebitamento pubblico, aumenta reddito disponibile

Il Conto delle Amministrazioni pubbliche (AP) e le stime relative alle famiglie e alle società presentati in questo comunicato stampa sono parte dei Conti trimestrali dei settori istituzionali. I dati relativi alle AP sono commentati in forma grezza, mentre quelli relativi alle famiglie e alle società in forma destagionalizzata. Nel primo trimestre 2024 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al -8,8% (-11,6% nello stesso trimestre del 2023). (Gazzetta di Napoli)

Ne parlano anche altri media

Nel primo trimestre dell’anno, il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente del 3,3%, lievemente frenato dall’aumento dei prezzi al consumo (+0,2% la variazione congiunturale del deflatore implicito dei consumi delle famiglie). (Il Sole 24 ORE)

Calano le quote di profitto delle società non-finanziarie. Pubblica amministrazione meno indebitata (Milano Finanza)

Btp e simili restano protagonisti nella raccolta delle reti di consulenti, ma il risparmio gestito rialza la testa con forza. È quanto emerge dai dati di raccolta di maggio di Assoreti, associazione di categoria presieduta da Massimo Doris. (Assinews)

Cresce il potere d’acquisto delle famiglie, i dati ISTAT del secondo trimestre

Lo sottolinea l’Istat nel rapporto trimestrale su quadro delle finanze pubbliche aggiungendo che per il Paese migliora l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil: pari al -8,8% (-11,6% nello stesso trimestre del 2023). (Corriere della Sera)

Nel primo trimestre dell’anno nonostante alcune battute di arresto nei trimestri precedenti, il potere d`acquisto delle famiglie “prosegue il percorso di ripresa che, grazie al rallentamento della dinamica dei prezzi, era cominciato nel primo trimestre dello scorso anno”. (Il Diario del Lavoro)

Il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente del 3,3%, lievemente frenato dall’aumento dei prezzi al consumo (+0,2% la variazione congiunturale del deflatore implicito dei consumi delle famiglie). (AsNALI)