Cragnotti: "Eriksson signore di altri tempi. Sempre stato lontano dalla negatività"

Cragnotti: "Eriksson signore di altri tempi. Sempre stato lontano dalla negatività" Nel corso dell'intervista concessa all'edizione odierna de Il Messaggero, l'ex presidente della Lazio Sergio Cragnotti ha ricordato Sven Goran Eriksson, scomparso ieri e tecnico della Lazio che vinse il secondo scudetto della sua storia: "Quando lo contattammo - ha esordito l'ex numero uno biancoceleste - espresse subito grande interesse per la mia offerta e per i programmi che gli avevo prospettavo. (TUTTO mercato WEB)

Ne parlano anche altre fonti

Tutto questo nella chiesa di Fryksände a Torsby, in Svezia. L'idea è stata proprio del padre dell'ex tecnico: "Il funerale di mio figlio si terrà nella chiesa cittadina di Fryksände. (La Lazio Siamo Noi)

Si dirà, giustamente, che Sven-Göran Eriksson era un signore, che era un uomo elegante, diversamente estraneo a un certo tipo di calcio, nella sua serietà pragmatica, senza alzare la voce, fino a uno sfinimento dei sentimenti procuratogli da un malattia che gli ha annunciato la fine con tanto di avvisaglie e di tempi, in quella tragedia dell’inguaribilità che colpisce tante persone e che porta con sé una tra le inquietudini per eccellenza. (Fantacalcio ®)

Spero che alla fine la gente dirà: era un brav’uomo… Non dispiacetevi per me. Sven Goran Eriksson, scomparso a 76 anni, vinto da un cancro al pancreas – lo stesso male che aveva ucciso Gianluca Vialli – con queste nobili e lievi parole si era congedato dal mondo. (Il Messaggero Veneto)

Morte Eriksson, l'INIZIATIVA lanciata da Veron: «Giusto intitolare il nuovo stadio a lui e a Maestrelli»

Lo stadio Maestrelli-Eriksson, per rendere omaggio ai due allenatori più importanti della storia laziale: quello dello scudetto ‘74 è i… (Repubblica Roma)

Eriksson ha iniziato là il suo lungo viaggio nel mondo del calcio, sul campo di Torsby, un paesino con 4049 abitanti dov’è nato il 5 febbraio 1948. Era un uomo di poche parole, Sven-Göran Eriksson. (La Gazzetta dello Sport)

PAROLE – «Forse si fa torto a tante bandiere della Lazio, ma penso che nelle figure di Maestrelli ed Eriksson possano riconoscersi molte generazioni di laziali, per questo credo che sarebbe la scelta giusta intitolare il nuovo stadio a loro due». (Lazio News 24)