Quadri e fondi esteri: il miliardo occultato dall'eredità Agnelli. La regia di John Elkann

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

La Tour Eiffel, di Robert Delaunay. Batman, di Andy Warhol. Cardinal Numbers, di Robert Indiana. Glacons, effet blanc, di Claude Monet. Basterebbero questi quattro quadri per capire la dimensione dei beni che i tre fratelli Elkann sono accusati di avere imboscato dall'eredità della nonna Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli. L'elenco compare nelle cento pagine dell'ordinanza di sequestro firmata dal giudice torinese Antonio Borretta ed eseguita la settimana scorsa nelle case di John Elkann, presidente di Stellantis, e dei suo fratelli Lapo e Ginevra (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

Prima dipendente Fiat, poi segretaria, assistente personale e capo del cosiddetto “family office” degli Agnelli. Che le pagavano anche parte dello stipendio in nero: è il “ritratto” di Paola Montaldo che emerge dalle 99 pagine del decreto di sequestro da 74.8 milioni a carico dei fratelli Elkann, del presidente della Juve, Gianluca Ferrero, e del notaio Urs Von Grueningen. (Torino Cronaca)

I tre nipoti prediletti sono i soci (nonché effettivi beneficiari alla data del 30 settembre 2019) della Juky, che prende il nome dell’adorato cane giapponese di razza akita di Donna Marella. I fratelli Elkann non avrebbero pagato la tassa di successione nemmeno sulle quote societarie della lussemburghese Juky S.a. (ilmessaggero.it)

I fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann sono accusati di frode ai danni dello Stato , con beni sequestrati per un totale di 74,8 milioni di euro. L’accusa riguarda la presunta evasione fiscale legata all’ eredità della loro nonna, Marella Caracciolo (Brocardi.it)

Se la produzione di auto è un problema - i conti finanziari di Stellantis però no, almeno fino a oggi -, non è così per gli investimenti di natura prettamente finanziaria. Della Provvidenza alimentata con i soldi dei nonni, soldi nascosti all'estero e ora al centro della battaglia per l'Eredità Agnelli. (Torino Cronaca)

Potremmo esagerare se la signora si facesse accompagnare nell'ufficio comunale da un avvocato di Zurigo o di Ginevra». È uno dei suggerimenti che l’avvocato Peter Hafter indica a John Elkann in una mail datata 8 luglio 2011 in cui si discute del cambio di residenza di Marella Caracciolo, da Saint Moritz a Lauenen (Gstaad). (Corriere della Sera)

Era nascosto in un sottofondo, il tesoro segreto di Gianni Agnelli. Un sottofondo finanziario, basato in Lussemburgo, con un patrimonio schermato da due trust delle Bahamas e gestito da una fiduciaria del Liechtenstein. (Il Giornale d'Italia)