Betlemme, Aleppo, Kiev, dove il Natale è senza lustrini I cristiani pronti a celebrare la festa nonostante i conflitti
In Terra Santa nelle ultime settimane i cristiani avevano una grande speranza: quella di festeggiare il Natale con un accordo di pace o almeno con una tregua tra Israele e Hamas. Non sarà... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
La notizia riportata su altri media
Sul palco, da dove ha rivolto un discorso di saluto ai fedeli, c'era un grande cartello raffigurante una donna con la kefiah e un ragazzo, con la scritta "Stop al genicidio a Gaza ora", in inglese ed arabo. (Tiscali Notizie)
“Sarebbero alcune migliaia, circa 4.000, i permessi concessi da Israele ai palestinesi di fede cristiana della Cisgiordania per entrare a Gerusalemme nelle feste di Natale. I permessi (rilasciati dal Cogat, l’unità dell’Esercito che coordina le attività governative nei Territori, ndr. (Servizio Informazione Religiosa)
Spero, però, che in questi giorni si realizzino i propositi di pace che sembrano definirsi a breve. Sarebbe il miracolo di Gesù Bambino”. (Il Fatto Quotidiano)
Città del Vaticano «In questo Natale, ancora oscurato dal buio dell’odio e della guerra, ancora contagiato dal virus dell’umana indifferenza, ancora arrossato dal sangue dei troppi innocenti uccisi, ci inginocchiamo davanti alla mangiatoia nella quale Maria depose il bambino Gesù». (Vatican News - Italiano)
Violenza e coercizione hanno portato a un calo fino al 90% della popolazione cristiana nelle aree sotto il controllo di Hamas e dell’Autorità Palestinese. E’ quanto emerge da un nuovo studio del Jerusalem Center for Security and Foreign Affairs. (israele.net)
Quest’anno le ricorrenti voci di un'imminente tregua a Gaza potrebbero ispirare sentimenti e relazioni un po' più fiduciose. La città natale di Gesù vive le seconde festività natalizie dall’inizio della guerra a Gaza. (Vatican News - Italiano)