Nucleare e cuneo fiscale, ecco le richieste di Confindustria al governo

Nucleare e cuneo fiscale, ecco le richieste di Confindustria al governo
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Nicola Porro INTERNO

Portare in Italia il nucleare di ultima generazione, rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale e un piano casa straordinario per i neoassunti: mentre si avvicina il varo della prossima Legge di Bilancio, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, presenta al governo le richieste del mondo produttivo, rimarcando la necessità di riforme e investimenti. E’ un discorso pragmatico quello che Orsini consegna alla platea alla sua prima assemblea pubblica in Viale dell’Astronomia. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altri giornali

C’è stato un tempo, prima dell'attuale crisi, in cui le auto migliori venivano prodotte in Italia. Lo riconosce anche Giorgia Meloni, intervenuta all’assemblea 2024 di Confindustria, a Roma. (Virgilio)

Se la nomina di Raffaele Fitto ai vertici del nuovo governo europeo è la prima pietra del nuovo modello di una destra di governo, affidabile e autorevole, capace di sedere con successo nel salotto buono dell'Unione, come ha scritto Alessandro Sallusti su queste colonne, non v'è dubbio che l'evento cui abbiamo assistito ieri in Confindustria rappresenta la seconda pietra di una costruzione che promette fondamenta robuste. (il Giornale)

C’è tutta l’Italia che conta. Numero di applausi a Giorgia Meloni, in elegante tailleur pantalone bianco? Venti. (ilmessaggero.it)

Meloni sull’automotive: “Prepariamoci ai cambiamenti”

Roma La concretezza del presidente Orsini, le numerose e convinte aperture della presidente del Consiglio Meloni, la visione delle politiche industriali, le richieste per aumentare la competitività, l’appello per il ritorno al nucleare («Pensate sia possibile continuare a pagare l’energia fino al 40 per cento in più della media europea? – ha tuonato Orsini – Noi no». (Gazzetta di Parma)

dello 0,9 per cento rispetto al 2023, una percentuale più alta di quella di Francia (+0,7 per cento), Germania (+0,1 per cento) e della media dei Paesi che adottano l’euro come moneta unica (+0,8 per cento). (Pagella Politica)

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