Casellati,strage Marzabotto tragedia tre le più atroci nel Paese

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Tiscali Notizie INTERNO

"Oggi commemoriamo la strage di Monte Sole e Marzabotto, una delle tragedie più atroci e disumane della Seconda Guerra Mondiale e della storia del nostro Paese: tra settembre e ottobre del 1944, le truppe naziste, con l'aiuto di milizie fasciste, braccarono e massacrarono per giorni quasi 800 civili inermi. Non furono risparmiati nemmeno bambini, anziani e donne. In un contesto storico segnato da conflitti e tensioni internazionali, la memoria di questo crimine contro l'umanità ci ricorda quanto profondo sia l'abisso in cui l'uomo può sprofondare quando guerra, odio e intolleranza ne corrompono l'anima". (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri media

È la scritta, semplice eppure piena di significati, che dopo 80 anni accoglie chi si arrampica fino al cimitero di Casaglia, sopra Marzabotto, sull'Appennino Bolognese. – “La nostra pietà per loro significhi che tutti gli uomini e le donne sappiano vigilare perché mai più il nazifascismo risorga". (LA NAZIONE)

Fu la prima volta che un presidente tedesco venne a Monte Sole, accompagnato dall’omologo italiano. Il 17 aprile 2002 il presidente della Repubblica federale di Germania Johannes Rau e il presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi salirono a Marzabotto e visitarono il Sacrario e i luoghi della strage compiuta dai nazisti nel 1944 (il Resto del Carlino)

L’ultima volta che un presidente italiano si è recato nei luoghi dell’eccidio assieme a un capo di Stato tedesco è stato nel 2002, quando Johannes Rau, l’allora presidente della Germania, decise di salire a Marzabotto insieme con il presidente Carlo Azeglio Ciampi. (il Resto del Carlino)

Sulle morti di Marzabotto è sbocciato il fiore della nostra Repubblica

Per il capo dello Stato è la seconda visita nella cittadina del Bolognese: nel 1992, da poco rieletto parlamentare alla Camera, fu relatore ufficiale durante la commemorazione del quarantottesimo anniversario degli eccidi. (Corriere della Sera)

Quando Ferruccio Laffi si recava nelle scuole per raccontare agli studenti che cosa era successo durante l’eccidio di Monte Sole faceva sempre una premessa: "Dovete scusarmi, ma io sono ignorante, non ho studiato e faccio fatica a parlare". (il Resto del Carlino)

Lo è stata e lo sarà per sempre, ancora oggi che ha 84 anni e che i suoi ricordi ci hanno riportato, in queste pagine, alla storia di suo padre torturato e poi ucciso dai nazifascisti, il 29 settembre del 1944, il giorno in cui iniziò Marzabotto: la strage e le sue macerie, lo spartiacque che ha segnato un prima e un dopo, nella storia di questo nostro Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)