‘Familia’. Violenza, dolore ma anche speranza nel nuovo film di Costabile

‘Familia’. Violenza, dolore ma anche speranza nel nuovo film di Costabile
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Luigi Celeste ha vent’anni e vive con sua madre Licia e suo fratello Alessandro, i tre sono uniti da un legame profondo. Sono quasi dieci anni che nessuno di loro vede Franco, compagno e padre, che ha reso l’infanzia dei due ragazzi e la giovinezza di Licia un ricordo fatto di paura e prevaricazione. Luigi vive la strada e, alla ricerca di un senso di appartenenza e di identità, si unisce a un gruppo di estrema destra dove respira ancora rabbia e sopraffazione. (Cinecittà News)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Una medietà con licenza di acuto, aspirazionale senza complessi né infingimenti, una poetica vigile e uno stile senziente, eppure a rischio di sottovalutazione, complice qualche primo piano, qualche parentesi esemplificativa e qualche lirismo di troppo che dischiudono il baratro della fiction: in Concorso a Orizzonti alla 81. (cinematografo.it)

Nel cast del film, tratto dal libro Non sarà sempre così di Luigi Celeste, anche Francesco De Lucia, Tecla Insolia, Enrico Borrello, Giancarmine Ursillo, Carmelo Tedesco, Edoardo Paccapelo. (ilmessaggero.it)

In concorso nella sezione «Orizzonti» di Venezia 81 arriva il secondo film di Francesco Costabile che, dopo Una femmina di due anni fa, torna con il convincente Familia distribuito da Medusa dal 2 ottobre. (il Giornale)

Familia, Francesco Gheghi: "Cerco delle storie a cui posso dare una voce"

Persona dichiaratamente non binaria, Costabile ha conquistato due candidatura ai David di Donatello 2022 per il suo film d'esordio “Una femmina”, ha fondato l'Hacker porno festival, festival di cinema queer, ha diretto due documentari sul costumista Piero Tosi e ha ha collaborato con Gianni Amelio per “Felice chi è diverso”, documentario sul rapporto fra società e omosessuali nel Novecento. (Luce)

Racconta una storia vera, una tragica storia di violenza domestica e di sangue, «Familia» di Francesco Costabile, un film molto applaudito ad Orizzonti e che non avrebbe sfigurato in concorso. «Familia», un titolo in latino, perché? «La famiglia dovrebbe essere un luogo di condivisione e di amore» dice il regista, al suo secondo film dopo «Una femmina». (ilmattino.it)

Classe 2003, Francesco Gheghi ha una carriera alle spalle già piuttosto ricca e variegata: lo abbiamo visto in Mio fratello rincorre i dinosauri, in Padrenostro, poi in Piove e Il filo invisibile, e più recentemente in Maschile plurale. (BadTaste.it Cinema)

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