La corsa sul cavallo morto
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Dice un proverbio degli indiani Dakota: “Quando il cavallo è morto, la cosa più intelligente da fare è scendere”. Quello che invece viene normalmente fatto è aumentare a dismisura le frustate affinché il cavallo riparta. Credo sia questa la cifra che ha spinto Michele Serra, autore satirico che questa volta si è incredibilmente preso sul serio, a chiamare una piazza per l’Europa, una piazza “emotiva” che esprima “l’orgoglio europeo”. (comune-info.net)
Ne parlano anche altre fonti
Destinare 800 miliardi di euro ai paesi membri per sostenere lo sviluppo e la produzione militare non è investire su un sistema di difesa comune. Utilizzare i fondi della coesione sociale per riarmarci, è un attacco all’Europa dei diritti, della sicurezza comune e della pace. (Ecoinformazioni)
La galassia Lgbtq+ sarà presente con quasi quaranta sigle: «Accogliamo la sfida». «A pochi giorni dalla notizia di un Paese Ue come l’Ungheria che si avvia a celebrare un vergognoso Pride a porte chiuse, saremo presenti alla grande manifestazione per l’Europa Unita» in programma il 15… (la Repubblica)
Non sarà a Roma, però, nel ruolo di presidente nazionale dell’Anci, l’associazione dei Com… Alle 15 sarà in piazza del Popolo a Roma da sindaco di Napoli: come tanti altri primi cittadini, ha spontaneamente aderito all’iniziativa lanciata dal nostro giornale. (La Repubblica)
Pare una di quelle beffe di cui è capace la storia il fatto che la manifestazione che sabato 15 marzo a Roma vedrà sfilare per l’Europa la sinistra disunita sia stata lanciata da Michele Serra, nella sua rubrica su Repubblica. (Liberoquotidiano.it)
La via è strettissima, ma è una sola: la pace. Ecco perché aderisco all’appello “l’Europa siamo noi” di Michele Serra: perché lo considero una prima importante mossa politica, ma non è sufficiente per me. (Il Fatto Quotidiano)
Roma aderisce e invita a partecipare tutti i cittadini alla manifestazione “Una piazza per l’Europa. Tante città, un'unica voce”. Sabato 15 marzo, alle ore 15, piazza del Popolo accoglierà il desiderio di ribadire con forza il bisogno di unità, al di là di ogni fede politica, in un momento di grandi difficoltà e cambiamenti nel mondo. (Roma Capitale)