Assassinio di JFK e Italia: cosa hanno rivelato gli 80 mila documenti svelati da Trumpe si dice qualcosa dell'Italia?

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Il presidente Trump ha ordinato la pubblicazione di “Tutti” i documenti relativi agli Assassini di John Fitzgerald Kennedy, di Robert Fitzgerald Kennedy e di Martin Luther King. Iniziamo a vedere che cosa si dice in questi documenti dei rapporti CIA e Assassinio Kennedy e se vi è qualche riferimento all’Italia. CIA e Assassinio Kennedy Contesto L’assassinio del presidente John F. Kennedy, avvenuto il 22 novembre 1963 a Dallas, in Texas, è stato oggetto di un intenso scrutinio, con varie teorie che chiamano in causa agenzie governative, tra cui la CIA. (Scenari Economici)

La notizia riportata su altre testate

La scelta di desecretare anche gli ultimi documenti sul caso JFK fa seguito a un ordine esecutivo emesso dal presidente Usa Donald Trump a gennaio, in base al quale dovevano essere pubblicati, senza apportare modifiche alcune, i file sugli assassinii di Kennedy, di suo fratello, l'ex procuratore generale Robert F. (Corriere della Sera)

Kevin Lasagna è il capocannoniere della squadra all’età di 32 anni, con la promessa di arrivare a fine anno in doppia cifra e con i galletti a lottare nei playoff. (News Sports)

Come promesso durante la campagna elettorale del 2024, il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo per una pubblicazione più “completa” dei file relativi agli omicidi di John F. La prima pubblicazione dei cosiddetti “Kennedy Files” risale al 2017, durante il primo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca. (Open)

Ma Gore Vidal sarebbe sollevato: si parla poco di Kennedy e molto di Cia, durante gli anni della Guerra Fredda. Per ora non è emerso niente che alteri la comprensione degli eventi. (Liberoquotidiano.it)

Che cosa lega l'omicidio di John Fitzgerald Kennedy, i servizi segreti americani, il governo ungherese legato al Patto di Varsavia e Carlo Levi, immortale autore di «Cristo si è fermato a Eboli»? Poche parole scritte dall'agente dell'Fbi (la polizia federale Usa) Benjamin McManus, che il 17 dicembre del 1964 manda un rapporto ai capi del suo bureau a proposito di una riunione avvenuta a Roma nella casa di un artista americano, un incontro «organizzato dal capo della redazione Esteri della pubblicazione Paese Sera, e da Carlo Levi, artista scrittore e deputato del Partito comunista italiano». (Corriere della Sera)

Ogni volta che si parla di John Fitzgerald Kennedy abbiamo un «momento Gore Vidal». Lo scrittore, prodigiosa testa del Novecento su cui Netflix aveva quasi pronto un film con Kevin Spacey, che lo interpretava, prima dell’ostracismo, e non disprezzava l’Urss perché lì, diceva, la letteratura contava ancora qualcosa, gli scrittori finivano in galera. (Liberoquotidiano.it)