Maggiore capacità innovativa altrimenti addio calzaturiero

Nei giorni scorsi il Corriere Adriatico ha dato ampio risalto alla situazione di crisi congiunturale attraversata dal comparto della moda, in particolare il settore calzaturiero. La produzione di calzature costituisce uno dei principali ambiti di specializzazione dell’industria regionale e il distretto calzaturiero che si estende fra le province di Fermo e Macerata rappresenta la più grande concentrazione di imprese e occupati in questo settore in Italia e nella Ue. (corriereadriatico.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Le notizie riportate stamattina dai media, relative alla convocazione del tavolo nazionale della moda per il 6 agosto e dell’impegno del ministro Urso nell’individuare risorse a sostegno del comparto conciario assieme al Mef, sono importanti e testimoniano una positiva attenzione del governo nazionale rispetto a una crisi che sta avendo importanti ripercussioni comparto delle concerie, con ripercussioni pesanti sull’export e sulle concerie. (gonews)

A chiudere per prime sono però le industrie artigiane, nella zona ne sono scomparse una media di due alla settimana, in un periodo difficile che continua dal 2023. Nella provincia del capoluogo toscano si concentrano oltre 40mila lavoratori, che ora temono un'ondata di licenziamenti anche dalle grandi marche che hanno stabilito nella zona le proprie sezioni produttive. (QuiFinanza)

Le filiere della moda sono una parte significativa dell’economia toscana e il “made in Italy” è un valore da tutelare, perché rappresenta il nostro saper fare. Governo nazionale e Regione debbono prestarci la dovuta attenzione; noi dobbiamo incentivare la manualità e quindi la formazione partendo dalle scuole, anche se magari in alcune lavorazioni il peso della tecnologia è maggiore, ma la qualità della manifattura artigianale italiana è necessaria per il mondo della moda”. (LA NAZIONE)

Marche, settore della moda in crisi: tavolo in Regione

In apertura, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha richiamato le criticità del comparto tra post-pandemia e guerre. Si è chiuso ieri il Fashion & Luxury Talk di Rcs Academy e Corriere della sera. (Corriere della Sera)

“Siamo particolarmente soddisfatti di come si sta muovendo il ministro Urso nel gestire la crisi del settore moda. Una crisi che sta avendo importanti ripercussioni in Toscana, in particolare nel comparto delle concerie, e che si sta traducendo in una contrazione dell’export e del numero di occupati. (IlCuoioInDiretta)

ANCONA – Si è svolto questa mattina 5 luglio in Regione un tavolo per discutere delle problematiche e dei possibili interventi di supporto alle imprese da adottare di fronte alla fase critica che sta vivendo in questo periodo il settore della moda e calzaturiero marchigiano. (Centropagina)