Crisi nel settore conciario italiano: 40mila lavoratori a rischio

Il settore conciario italiano sta attraversando un periodo di crisi profonda. Si stima che circa 40mila lavoratori rischino di perdere il loro posto di lavoro. Questa situazione ha colpito duramente tutte le regioni italiane, ma una in particolare sembra essere la più colpita.

La crisi economica non ha risparmiato nessun settore lavorativo italiano. In particolare, il settore conciario sta affrontando una serie di problemi che necessitano di soluzioni immediate. Il sindaco di Santa Croce, Roberto Giannoni, ha rilasciato un messaggio riguardo ai problemi legati a questo settore.

Le notizie riportate dai media riguardo alla convocazione del tavolo nazionale della moda per il 6 agosto e l'impegno del ministro Urso nell'individuare risorse a sostegno del comparto conciario, sono segnali positivi. Questi fatti testimoniano l'attenzione del governo nazionale verso una crisi che sta avendo importanti ripercussioni sul comparto delle concerie, con effetti pesanti sull'export e sulle concerie stesse.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che la crisi della moda è temporanea e di mercato, poiché il settore rappresenta il secondo settore produttivo del nostro Paese. Ha inoltre aggiunto che l'Italia rappresenta in Europa la metà della filiera produttiva della moda.

Il sindaco di Santa Croce, Roberto Giannoni, ha sottolineato l'importanza dell'impegno del governo nel sostenere il comparto moda in crisi, di cui il conciario e il calzaturiero sono un tassello strategico. La convocazione del tavolo nazionale della moda per il 6 agosto e l'impegno del ministro Urso nell'individuare risorse a sostegno del comparto conciario, sono passaggi importanti che testimoniano l'attenzione del governo nazionale verso una crisi che sta avendo importanti ripercussioni sul comparto delle concerie.

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