Crisi settore conciario, Grossi: "Bene la Regione, dal Governo risposte inadeguate"

Crisi settore conciario, Grossi: Bene la Regione, dal Governo risposte inadeguate
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
gonews ECONOMIA

Negli ultimi mesi il comparto moda toscano e il Distretto del Valdarno Inferiore stanno sperimentando una congiuntura sfavorevole. In calo la produzione, le esportazioni e, inevitabilmente, anche la domanda di lavoro. In crescita le ore di cassa integrazione. Ma chi soffre più di tutti sono inevitabilmente i terzisti e le piccole imprese. “Nei giorni scorsi – afferma il capogruppo del centrosinistra a Castelfranco di Sotto, Federico Grossi – mi sono confrontato con tanti operai e sindacati al gazebo della CGIL, presente nella zona industriale di Castelfranco, sulla pesante crisi economica che stiamo vivendo nel Valdarno Inferiore nel comparto conciario e calzaturiero dove a soffrire sono i più deboli. (gonews)

Su altri media

Il sindaco di Santa Croce Roberto Giannoni – comune capofila del distretto - rileva l’importanza di questo passaggio. La convocazione del tavolo nazionale della moda per il 6 agosto e l’impegno del ministro Urso nell’individuare risorse a sostegno del comparto conciario assieme al Mef, sono importanti e testimoniano una positiva attenzione del governo nazionale rispetto a una crisi che sta avendo importanti ripercussioni comparto delle concerie, con ripercussioni pesanti sull’export e sulle concerie – dice Giannoni –. (LA NAZIONE)

Rispetto all’ultimo periodo pre-Covid (primo trimestre 2020) ne mancano ben 1.169 (e più di tremila occupati), quasi 400 ditte iscritte in meno nell’ultimo anno. ANCONA In cinque anni ha perso 1.412 imprese, un quarto di quante ne erano a marzo 2019. (corriereadriatico.it)

Le filiere della moda sono una parte significativa dell'economia toscana e il “made in Italy” è un valore da tutelare, perché rappresenta il nostro saper fare. Il Governo nazionale e la Regione devono prestarci la dovuta attenzione; noi dobbiamo incentivare la manualità e quindi la formazione partendo dalle scuole, anche se magari in alcune lavorazioni il peso della tecnologia è maggiore, ma la qualità della manifattura artigianale italiana è necessaria per il mondo della moda”. (LA NAZIONE)

Licenziamenti, questo settore è in crisi: 40mila lavoratori rischiano di rimanere senza lavoro | Le regioni più colpite

«C’è una difficoltà di mercato per molte imprese», ha detto Urso che ha annunciato di aver convocato per il 6 agosto un tavolo al Ministero . La filiera della moda e del lusso oltre i 100 miliardi di fatturato, gli investimenti, le scelte sostenibili tra nuovi modelli di business e avvento dell’Intelligenza artificiale. (Corriere della Sera)

La produzione di calzature costituisce uno dei principali ambiti di specializzazione dell’industria regionale e il distretto calzaturiero che si estende fra le province di Fermo e Macerata rappresenta la più grande concentrazione di imprese e occupati in questo settore in Italia e nella Ue. (corriereadriatico.it)

Se da una parte abbiamo tanto parlato delle possibilità lavorative che l’Italia sta mettendo a disposizione di tutti coloro sono alla ricerca di occupazione, dall’altro occorre fare i conti con la crisi economica. (Jobsnews.it)