Urso "Crisi moda temporanea, pacchetto misure in prossima manovra"

Urso Crisi moda temporanea, pacchetto misure in prossima manovra
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CremonaOggi ECONOMIA

NAPOLI (ITALPRESS) – “Quella della moda è una crisi temporanea, di mercato, perché parliamo di una filiera che rappresenta il secondo settore produttivo del nostro Paese”. Lo dice il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parlando a Napoli con i giornalisti a margine della presentazione della Casa del Made in Italy. “L’Italia – aggiunge il ministro – rappresenta in Europa la metà della filiera produttiva della moda. (CremonaOggi)

Ne parlano anche altri giornali

C’è un settore che è nettamente in crisi sono 40 mila i lavoratori che rischiano il posto. Una delle regioni italiane è la più colpita. (Jobsnews.it)

– “Dobbiamo adesso stare sulla difensiva e tamponare il momento di difficoltà , perché ancora non si notano i segnali della ripresa . Le filiere della moda sono una parte significativa dell'economia toscana e il “made in Italy” è un valore da tutelare, perché rappresenta il nostro saper fare. (LA NAZIONE)

Una crisi che sta avendo importanti ripercussioni in Toscana, in particolare nel comparto delle concerie, e che si sta traducendo in una contrazione dell’export e del numero di occupati. “Siamo particolarmente soddisfatti di come si sta muovendo il ministro Urso nel gestire la crisi del settore moda. (IlCuoioInDiretta)

I problemi del settore conciario, trovare possibili soluzioni per l'identità di Santa Croce

“Esiste – ha spiegato Urso – una difficoltà di mercato per molte imprese che ci hanno chiesto alcune misure: la moratoria di un anno dei mutui, la sospensione di alcuni pagamenti, l’allungamento del rimborso dei finanziamenti garantiti da Sace e da Simest e poi altri interventi sul credito di imposta per l’innovazione. (notiziediprato.it)

ANCONA In cinque anni ha perso 1.412 imprese, un quarto di quante ne erano a marzo 2019. Scivola su un piano inclinato sempre più ripido il comparto marchigiano della moda, uno dei vanti del made in Italy, che al 31 marzo scorso segnava 4.451 iscrizioni alla Camera di commercio: 375 imprese attive nel tessile, 1.361 nel settore delle confezioni di capi di abbigliamento e confezione articoli in pelle e pelliccia, 2.715 nella fabbricazione di articoli in pelle e simili, il cosiddetto calzaturiero. (corriereadriatico.it)

L'ufficio stampa del Sindaco Roberto Giannoni ha rilasciato un messaggio riguardo ai problemi legato al settore conciario. (gonews)