Crisi del settore moda, Urso convoca un tavolo per il 6 agosto

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notiziediprato.it ECONOMIA

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha convocato per il 6 agosto il tavolo sulla moda in cui verranno annunciate le misure che il Governo intende destinare al settore a partire della seconda parte dell’anno. “Esiste – ha spiegato Urso – una difficoltà di mercato per molte imprese che ci hanno chiesto alcune misure: la moratoria di un anno dei mutui, la sospensione di alcuni pagamenti, l’allungamento del rimborso dei finanziamenti garantiti da Sace e da Simest e poi altri interventi sul credito di imposta per l’innovazione. (notiziediprato.it)

Su altre testate

All’incontro il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Maria Antonini, e i rappresentanti e dirigenti regionali e provinciali delle associazioni di categoria (Centropagina)

Rispetto all’ultimo periodo pre-Covid (primo trimestre 2020) ne mancano ben 1.169 (e più di tremila occupati), quasi 400 ditte iscritte in meno nell’ultimo anno. ANCONA In cinque anni ha perso 1.412 imprese, un quarto di quante ne erano a marzo 2019. (corriereadriatico.it)

"Le notizie riportate stamattina dai media, relative alla convocazione del tavolo nazionale della moda per il 6 agosto e dell’impegno del ministro Urso nell’individuare risorse a sostegno del comparto conciario assieme al Mef, sono importanti e testimoniano una positiva attenzione del governo nazionale rispetto a una crisi che sta avendo importanti ripercussioni comparto delle concerie, con ripercussioni pesanti sull’export e sulle concerie. (gonews)

Licenziamenti, questo settore è in crisi: 40mila lavoratori rischiano di rimanere senza lavoro | Le regioni più colpite

“Nei giorni scorsi – afferma il capogruppo del centrosinistra a Castelfranco di Sotto, Federico Grossi – mi sono confrontato con tanti operai e sindacati al gazebo della CGIL, presente nella zona industriale di Castelfranco, sulla pesante crisi economica che stiamo vivendo nel Valdarno Inferiore nel comparto conciario e calzaturiero dove a soffrire sono i più deboli. (gonews)

Una crisi che sta avendo importanti ripercussioni in Toscana, in particolare nel comparto delle concerie, e che si sta traducendo in una contrazione dell’export e del numero di occupati. Negli ultimi anni sempre più aziende stanno facendo ricorso alla cassa integrazione e gli occupati sono calati del 22%, con una flessione di oltre 3.500 dipendenti fra il 2018 e il 2023 in tutta la Toscana. (IlCuoioInDiretta)

Se da una parte abbiamo tanto parlato delle possibilità lavorative che l’Italia sta mettendo a disposizione di tutti coloro sono alla ricerca di occupazione, dall’altro occorre fare i conti con la crisi economica. (Jobsnews.it)