Petrucci e Fantozzi: "Crisi delle concerie, soluzioni dal tavolo nazionale"

Petrucci e Fantozzi: Crisi delle concerie, soluzioni dal tavolo nazionale
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IlCuoioInDiretta ECONOMIA

“Siamo particolarmente soddisfatti di come si sta muovendo il ministro Urso nel gestire la crisi del settore moda. Una crisi che sta avendo importanti ripercussioni in Toscana, in particolare nel comparto delle concerie, e che si sta traducendo in una contrazione dell’export e del numero di occupati. Negli ultimi anni sempre più aziende stanno facendo ricorso alla cassa integrazione e gli occupati sono calati del 22%, con una flessione di oltre 3.500 dipendenti fra il 2018 e il 2023 in tutta la Toscana. (IlCuoioInDiretta)

La notizia riportata su altri giornali

«C’è una difficoltà di mercato per molte imprese», ha detto Urso che ha annunciato di aver convocato per il 6 agosto un tavolo al Ministero . Si è chiuso ieri il Fashion & Luxury Talk di Rcs Academy e Corriere della sera. (Corriere della Sera)

“E’ una crisi temporanea di mercato perché la filiera della moda rappresenta nel nostro Paese il secondo settore produttivo e peraltro l’Italia rappresenta in Europa circa la metà della filiera produttiva nel settore della moda, quindi un settore molto importante. (LAPRESSE)

All’incontro il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Maria Antonini, e i rappresentanti e dirigenti regionali e provinciali delle associazioni di categoria (Centropagina)

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“Esiste – ha spiegato Urso – una difficoltà di mercato per molte imprese che ci hanno chiesto alcune misure: la moratoria di un anno dei mutui, la sospensione di alcuni pagamenti, l’allungamento del rimborso dei finanziamenti garantiti da Sace e da Simest e poi altri interventi sul credito di imposta per l’innovazione. (notiziediprato.it)

ANCONA In cinque anni ha perso 1.412 imprese, un quarto di quante ne erano a marzo 2019. Scivola su un piano inclinato sempre più ripido il comparto marchigiano della moda, uno dei vanti del made in Italy, che al 31 marzo scorso segnava 4.451 iscrizioni alla Camera di commercio: 375 imprese attive nel tessile, 1.361 nel settore delle confezioni di capi di abbigliamento e confezione articoli in pelle e pelliccia, 2.715 nella fabbricazione di articoli in pelle e simili, il cosiddetto calzaturiero. (corriereadriatico.it)

Se da una parte abbiamo tanto parlato delle possibilità lavorative che l’Italia sta mettendo a disposizione di tutti coloro sono alla ricerca di occupazione, dall’altro occorre fare i conti con la crisi economica. (Jobsnews.it)