“Il governo ci vieta di essere noi stessi, c’è rabbia nella comunità Lgbt+”: le voci al Pride di Milano tra disappunto e “voglia di lottare”

Altri dettagli:
Ponte sullo Stretto

“Con il governo Meloni i diritti della comunità Lgbt sono a rischio”. È questo l’allarme lanciato dalle decine di migliaia di persone che partecipano al Pride di Milano. “Siamo il paese dell’Europa occidentale più arretrato – spiega Elena Castellani, presidente dei Sentinelli di Milano – senza una legge contro l’omolesbobitransfobia e senza diritti per i figli delle coppie arcobaleno”. Ma il clima è brutto anche guardando all’Europa: “Tira una brutta aria con l’avanzare delle destre” aggiunge Castellani. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Di Edoardo Bianchi e Andrea Lattanzi (La Repubblica)

Solite provocazioni e sfottò dei partecipanti dei Pride nei confronti del centrodestra. Oggi l'appuntamento è a Milano e già prima che partisse la sfilata sono stati intercettati alcuni cartelli con i soliti slogan. (il Giornale)

La segretaria del Pd è salita sul carro in testa al corteo, ha abbracciato Elodie e poi ha preso il microfono per rivolgersi direttamente a tutti coloro che erano scesi in strada a festeggiare. C’era anche Elodie tra le 350mila persone che oggi, sabato 29 giugno, hanno preso parte al Pride di Milano (Open)

Paola & Chiara al Pride di Milano 2024, il discorso scritto con Jonathan Bazzi

"È gravissimo che la presidente del Consiglio, anzichè rispondere, affrontare e prendere provvedimenti sul merito che emerge dell'inchiesta di Fanpage che rileva un problema molto grande alla base della sua giovanile di antisemitismo, razzismo e apologia del fascismo, abbia colto l'occasione per un attacco molto forte alla liberta' di stampa e alla liberta' dei giornalisti". (IL GIORNO)

In centinaia di migliaia a Milano, 350mila secondo gli organizzatori, e decine di migliaia in altre sei città da Nord a Sud: grande affluenza per i cortei dell'Onda Pride, la manifestazione a sostegno dei diritti delle persone Lgbtqi+ promossa da Arcigay e dalle altre associazioni locali e nazionali a chiusura del Pride Month di giugno. (L'HuffPost)

Oggi siamo in tantissimi, il Pride è una festa enorme davvero per tutti e eppure i discorsi d'odio sono ancora all'ordine del giorno e arriva anche da chi dovrebbe illuminare le coscienze e scogliere i nodi dell'intolleranza». (Cosmopolitan)