Beko crisi ed esuberi: nuovo tavolo per il futuro della ex Whirpool, ecco cosa può succedere
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Nuovo tavolo d’incontro al ministero per la crisi delle fabbriche Beko – ex Whirlpool: stabilimenti verso la chiusura e lavoratori a casa, ecco cosa può succedere e quali proposte avanzerà il gruppo turco Domani, al tavolo d’incontro fissato già il 20 novembre scorso tra i partecipanti al Mimit, per la crisi delle fabbriche Beko Italia–ex Whirlpool, il gruppo turco confermerà in toto il piano di ristrutturazione che sancisce la chiusura di tre siti italiani e la mega riduzione del personale. (FIRSTonline)
Su altre fonti
«Sono vicino ai lavoratori di Siena, Fabriano e Ascoli Piceno che difendono in modo solidale il diritto al lavoro, che è un diritto alla dignità! Che non sia loro tolto il lavoro per motivi economici o finanziari», ha detto Bergoglio in piazza San Pietro, ribadendo così pubblicamente la vicinanza e solidarietà con i 300 lavoratori di Siena e con le loro famiglie. (Corriere Fiorentino)
«Vanno ripensate le garanzie sul lavoro, perché se nella mente delle aziende c’è solo l’idea del profitto allora nessuno è più al sicuro. In questo modo l’occupazione delle persone potrà essere messa e repentaglio in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione». (La Repubblica Firenze.it)
Durante l’Angelus di oggi, Papa Francesco ha lanciato un forte appello in favore dei lavoratori, ricordando in particolare la vicenda degli operai della Beko di Comunanza, un tema che gli è stato sottoposto ieri da una delegazione guidata dal vescovo di Ascoli, Monsignor Gianpiero Palmieri. (La Nuova Riviera)
Da Stellantis a Beko, Natale difficile degli operai Dalla Beko di Siena agli stabilimenti della Trasnova, azienda dell’indotto Stellantis, licenziamenti e chiusure. Natale amaro dunque per centinaia di operai. (TV2000)
Prima Papa Francesco all’Angelus di domenica, con parole forti dopo l’incontro con una delegazione di operai Beko Europe da Siena, Comunanza e Fabriano, accompagnati dal cardinale Augusto Paolo Lojudice. (La Stampa)
Domani è in programma un nuovo incontro al Mimit tra rappresentanti del governo, sigle sindacali e vertici dell’azienda che nell’ultimo incontro avevano presentato un piano industriale con la dismissione entro la fine del 2025 degli stabilimenti di Comunanza (Ascoli Piceno), Cassinetta (Varese) e Siena ed un esubero di circa 2mila lavoratori, 299 quelli senesi. (Il Fatto Quotidiano)