Anm: dalla politica attacchi per screditare i giudici. E chiede al Csm di intervenire

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L'HuffPost INTERNO

Nell'ultimo periodo "abbiamo assistito da parte di una certa politica ad attacchi sempre più frequenti a provvedimenti resi da magistrati italiani nell'esercizio delle loro funzioni giurisdizionali, criticati non per il loro contenuto tecnico-giuridico, ma perché sgraditi all'indirizzo politico della maggioranza governativa". Lo evidenzia un documento app… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

“Nell’ultimo periodo abbiamo assistito da parte di una certa politica ad attacchi sempre più frequenti a provvedimenti resi da magistrati italiani nell’esercizio delle loro funzioni giurisdizionali, criticati non per il loro contenuto tecnico-giuridico, ma perché sgraditi all’indirizzo politico della maggioranza governativa”, afferma il Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) in un documento approvato all’unanimità. (Secolo d'Italia)

In un documento approvato dal parlamentino dell'Anm - si dicono gravemente preoccupati per l’impatto che potranno avere due misure del decreto flussi "sull’organizzazione degli uffici giudiziari, sulla loro capacità di mantenere un accettabile grado di efficienza del servizio". (ilmessaggero.it)

“Delegittimare la magistratura è operazione che lede la tenuta democratica del Paese”. In un documento dal titolo “Il linguaggio della democrazia“, approvato all’unanimità dal Comitato direttivo centrale – il parlamentino dell’associazione – si contesta al governo di stare portando avanti “un attacco alla giurisdizione strumentale a screditare la magistratura, per preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità“: cioè la separazione delle carriere, finalizzata, secondo i critici, a sottoporre i pm alle direttive dell’esecutivo. (Il Fatto Quotidiano)

Il viceministro Sisto: “Solo i parlamentari hanno legittimazione popolare, non i giudici”

«Nell’ultimo periodo abbiamo assistito da parte di una certa politica ad attacchi sempre più frequenti a provvedimenti resi da magistrati italiani nell’esercizio delle loro funzioni giurisdizionali, criticati non per il loro contenuto tecnico-giuridico, ma perché sgraditi all’indirizzo politico della maggioranza governativa». (Il Sole 24 ORE)

Il governo Meloni è riuscito in un’operazione che non accadeva da tempo: compattare la magistratura. (la Repubblica)

Roma — «Ai parlamentari democraticamente eletti spetta il compito di rappresentare il popolo italiano, non ai magistrati». Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, interviene nello scontro tra politica e giudici respingendo «le guerre di religione». (la Repubblica)