Sdoganare al-Jolani? La rischiosa diplomazia europea in Siria
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La recente visita dei ministri degli Esteri Jean-Noel Barrot e Annalena Baerbock in Siria rappresenta un momento cruciale per la politica estera europea e per il futuro di una regione devastata da anni di guerra civile. La caduta del regime di Bashar al-Assad, avvenuta l’8 dicembre 2024, ha creato un vuoto di potere che l’Europa sembra intenzionata a colmare, cercando di ristabilire una forma di dialogo con i nuovi leader del Paese, nonostante la loro controversa natura. (Inside Over)
Ne parlano anche altri giornali
«È con questa mano tesa, ma anche con chiare aspettative, che ci rechiamo oggi a Damasco». Obbedendo a una tradizione islamica che vieta di toccare una donna se non parente stretta, il guerrigliero ha concesso appena un cenno di saluto con il capo alla sua interlocutrice, riservando invece una virile stretta di mano al collega maschio, l’omologo francese Barrot (Corriere della Sera)
Nel riceverli, il nuovo leader ha stretto la mano a Barrot e ha salutato Baerbock con la mano al cuore. L’incontro aveva l’obiettivo di promuovere una transizione pacifica e inclusiva nel Paese, fondamentale per la stabilità regionale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L’Europa prova a battere un colpo in Siria. I ministri degli Esteri di Germania e Francia, Annalena Baerbock e Jean-Noël Barrot, hanno incontrato ieri a Damasco il nuovo uomo forte del Paese mediorientale, Ahmed al-Sharaa, noto come Al Jolani. (Corriere della Sera)
Israele ha condotto pesanti attacchi in tutta la Striscia di Gaza, compresa la cosiddetta zona umanitaria di al-Mawasi e il campo profughi di Jabalia, a nord, che è stato ripetutamente attaccato negli ultimi giorni. (la Repubblica)
I capi della diplomazia di Francia e Germania hanno incontrato il nuovo leader siriano de facto a Damasco, nella visita di più alto livello delle principali potenze occidentali da quando le nuove autorità islamiste del paese hanno preso il potere il mese scorso. (il Dolomiti)
Eppure, il nuovo leader della nuova Siria post-Assad, Abu Mohammed al-Jolani – al secolo Ahmad al-Shara - cerca proprio di riposizionarsi come volto nuovo della nuova Siria, sforzandosi in tutti i modi di trasmettere al mondo – giustamente preoccupato per i trascorsi suoi e di quelli degli uomini della milizia Hts con i quali ha posto fine in pochi giorni al regime sanguinario di Bashar Al-Assad – un’immagina rassicurante e tollerante. (L'HuffPost)