Siria, Papetti: «La diplomazia rende accettabile incontrare i dittatori, ma la civiltà occidentale non può sottomettersi»
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Carissimo direttore, incontrando il dittatore islamico della Siria, che ha recentemente sostituito il dittatore laico precedente, il ministro degli esteri tedesco, donna e socialista, si è vista rifiutare la stretta di mano perché appartenente a un genere "impuro". La stessa è stata fatta accomodare in una sedia dedicata distante dagli uomini per il motivo sopra descritto. Ovviamente il ministro degli esteri francese è stato ricevuto in modo completamente diverso perché maschio. (ilgazzettino.it)
Ne parlano anche altre fonti
L’Europa prova a battere un colpo in Siria. Ma la missione europea si scontra subito con il riflesso condizionato di un nuovo regime, che non riesce a celare la sua pulsione islamica e fondamentalista. (Corriere della Sera)
Un tributo che, ancor prima di essere incassato, ha già provocato un mare di polemiche: accogliendo i due ministri arriv… (L'HuffPost)
Unione europea «apre» al nuovo governo di origine jihadista a Damasco con la visita di due ministri degli Esteri di peso, la tedesca Annalena Baerbock ed il francese Jean-Noël Barrot (nella foto). (il Giornale)
Damasco, 3 gen. (il Dolomiti)
Eppure, il nuovo leader della nuova Siria post-Assad, Abu Mohammed al-Jolani – al secolo Ahmad al-Shara - cerca proprio di riposizionarsi come volto nuovo della nuova Siria, sforzandosi in tutti i modi di trasmettere al mondo – giustamente preoccupato per i trascorsi suoi e di quelli degli uomini della milizia Hts con i quali ha posto fine in pochi giorni al regime sanguinario di Bashar Al-Assad – un’immagina rassicurante e tollerante. (L'HuffPost)
I soli a parlare di «schiaffo diplomatico», all’indomani della mancata stretta di mano tra la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock e il nuovo uomo forte della Siria Mohammad al Jolani, sono i titoloni della Bild: tabloid abituato a calcare la mano, anche sul caso della mano negata che la ministra stessa, subito dopo, si è affrettata a contestualizzare. (Corriere della Sera)