Eredità Agnelli, i giudici non ammettono il reclamo sulla società «Dicembre»
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Parla di «inammissibilità» la sesta sezione del Tribunale Civile di Torino – presidente Vittoria Nosengo – nel decreto con il quale ha respinto il ricorso che Margherita Agnelli aveva depositato in relazione a presunte irregolarità relative alla iscrizione nel registro delle imprese della Camera di Commercio della società semplice Dicembre: la storica «cassaforte» attraverso cui John Elkann controlla l’impero di famiglia. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
Eredità Agnelli, il tribunale di Torino assegna un punto agli Elkann. I giudici di Torino hanno infatti dichiarato «inammissibile» un reclamo presentato da Margherita, figlia dell’Avvocato, su asserite irregolarità nelle iscrizioni della società semplice Dicembre presso la Camera di Commercio del capoluogo piemontese. (OGGI)
I giudici di Torino: Margherita non ha interesse specifico alla regolarità dell’iscrizione dei tre Elkann a soci nel veicolo alla base dell’impero. Vittoria di John, Lapo, Ginevra. (Milano Finanza)
La motivazione sarebbe legata a una sua presunta "carenza di interesse ad agire". La decisione del tribunale segue la bocciatura del ricorso da parte della stessa Margherita avvenuto nell’aprile 2024. (La Repubblica)
Aggiornamenti riguardo alla situazione legata alla holding Dicembre, ovvero la cassaforte di famiglia controllata in passato da Gianni Agnelli e ora da John Elkann, che tra l'altro è azionista di maggioranza della Juventus. (Tutto Juve)
I giudici della sesta sezione civile del tribunale di Torino hanno dichiarato “inammissibile” un reclamo avanzato da Margherita Agnelli, figlia di Gianni e Marella Agnelli e madre di John Elkann, attuale presidente di Stellantis. (Calcio e Finanza)
Il tribunale civile di Torino con ordinanza depositata il 6 novembre scorso ha dichiarato con decreto inammissibile il ricorso presentato da Margherita Agnelli De Pahlen che, nell'ambito della battaglia sull'eredità dell'avvocato Gianni Agnelli, nell'agosto del 2022 si era rivolta ai giudici torinesi chiedendo loro di «invitare la Dicembre (storica cassaforte della famiglia Agnelli, ndr) alla regolarizzazione delle iscrizioni relative ai fatti modificativi e, in mancanza di ottemperamento, dichiarare l'irregolarità e/ o inefficacia delle iscrizioni effettuate su richiesta della Dicembre che hanno avuto ad oggetto la declaratoria dei soci». (La Stampa)