L’allerta di Mattarella: «Capitali in poche mani, la democrazia a rischio»

L’allerta di Mattarella: «Capitali in poche mani, la democrazia a rischio»
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ilmessaggero.it INTERNO

«La tenuta e il consolidamento delle istituzioni democratiche sono l'unico argine agli usurpatori di sovranità». Alla cerimonia di auguri alle alte cariche al Quirinale, Sergio Mattarella mette in fila pochi fronzoli e molte sottigliezze per srotolare in quasi venti minuti l’urgenza di un richiamo etico contro lo spettro della «post democrazia». Lo impone un panorama inquieto, composto da «nuovi fronti di crisi», dalla «concentrazione in pochissime mani di enormi capitali», da «polarizzazioni progressive» e da «forze centrifughe divaricanti» che mettono a dura prova l’Occidente e «la stessa idea di Stato». (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Abituandosi a convivere con l'odio, si rischia di diffonderlo, si rischia di renderlo inestinguibile. "Le immagini trasmesse dalle guerre seminano in profondità anche in chi non è direttamente coinvolto paura, inimicizia e incertezza, divisione, odio, barriere di ogni tipo. (Corriere TV)

Una democrazia debole. Una democrazia senza popolo sarebbe una democrazia di fantasmi. (Corriere TV)

Mattarella: "Il pluralismo delle idee è l'anima della democrazia, no alle radicalizzazioni" (La Stampa)

Mattarella: «Dobbiamo amare la democrazia, è necessario prendersene cura»

Il Capo dello Stato al tradizionale incontro per gli auguri alle alte cariche dello Stato - ANSA (Avvenire)

Anche stavolta ha dimostrato di essere uno dei pochi adulti nella stanza, e la sua figura contrastava particolarmente con lo spettacolo indecoroso della Lega che ha boicottato il Parlamento per fare un dispetto a Meloni e di Meloni che ha sbraitato contro le opposizioni durante il suo discorso in aula manco fosse ad Atreju. (Radio Popolare)

Un monito forte sul presente e sul futuro della democrazia, che «va amata e bisogna prendersene cura». Ma anche un allarme sui social network e le loro derive distorte e sulla concentrazione in mano di pochi di troppe ricchezze e potere tecnologico. (Corriere della Sera)