Scuola, a Treviso cattedre ancora in alto mare: quasi tutti in porto invece gli insegnanti di sostegno

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Tra poco più di due settimane suonerà la campanella che segnerà l’inizio del nuovo anno scolastico. Ma la situazione per l’assegnazione dei ruoli per i nuovi insegnanti è in pieno divenire. Sono ancora da concludersi, infatti, i procedimenti relativi al concorso indetto nell’anno corrente che porteranno nuove nomine a lezioni già avviate, mentre per coloro ai quali è stata affidata la cattedra a partire dal 9 settembre c’è da capire se confermeranno la loro presenza o meno. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altri giornali

Leggi tutta la notizia A meno di un mese dall'inizio dell'anno scolastico a Modena mancano molti insegnanti, amministrativi e dirigenti. (Virgilio)

La fascia d’età più critica è quella delle elementari che segna -4.753 studenti e delle medie che segna -3.033 studenti. Gli alunni delle scuole venete per il prossimo anno scolastico saranno quasi diecimila in meno (9.374). (Corriere della Sera)

Tra cattedre mancanti e assunzioni a rilento, in Emilia Romagna è caos docenti. I sindacati: “Supplenti tappabuchi per coprire i vuoti normativi, così non va bene” Di (Orizzonte Scuola)

Scuole nel caos. Assunzioni lente e docenti che mancano: "Una guerra tra poveri"

A partire da lunedì 19 agosto sono iniziati gli interpelli per le supplenze del nuovo anno scolastico. Ma le criticità, a tre settimane o poco più dall’inizio delle lezioni, come sottolinea Alba Caridi della Cgil scuola, non mancano. (CremonaOggi)

L’attribuzione degli incarichi a tempo determinato non avverrà prima del 2 settembre. Poi, al suono della campanella, ci saranno i docenti precari tra i banchi di scuola. Una situazione di grande incertezza, come ha sottolineato Anna Cassanelli, segretaria Generale FLC CGIL Siena, a meno di un mese dal suono della campanella. (RadioSienaTv)

Il numero del personale sufficiente per garantire una corretta istruzione sbatte contro il numero del personale effettivo, di gran lunga inferiore a quello richiesto. Docenti, studenti, personale Ata e sindacati, tutti con l’incertezza su come ripartirà la scuola, con un presente instabile e un futuro che preoccupa. (il Resto del Carlino)