Viktor Orban, estremi rimedi: vietato il gay pride, cosa rischia chi trasgredisce
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Viktor Orban dichiara guerra al Pride. Il partito del premier ungherese ha nuovamente presentato un disegno di legge con l'obiettivo di vietare la marcia del Pride e imporre multe a chiunque partecipi, organizzatori compresi. La proposta, che prevede il riconoscimento facciale per identificare i trasgressori che decidano di sfidare il bando, sarà con ogni probabilità approvata grazie alla solida maggioranza parlamentare del partito di Orban, Fidesz (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altri media
L’Ungheria di Viktor Orbán approva una legge choc che vieta il Pride di Budapest, scatenando proteste e accuse di repressione dei diritti LGBTQ+. Cosa significa per l’Europa? Un voto tra tensioni e fumogeni (BlogSicilia.it)
Di Euronews L'Ungheria ha approvato martedì una legge che vieta il Pride e consente alla polizia di utilizzare un software di riconoscimento facciale per identificare i partecipanti, proseguendo così il giro di vite voluto dal primo ministro Viktor Orbán nei confronti della comunità Lgbtq+ ungherese (Euronews Italiano)
– L’Ungheria vieta i gay pride. La proposta avanzata da Fidesz, il partito del primo ministro Viktor Orban, è diventata legge a tutti gli effetti ora che il Parlamento l’ha approvata con una procedura accelerata eccezionale, peraltro a larga maggioranza (136 voti favorevoli e 27 contrari). (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il disegno di legge per impedire il Pride Lgbtq+ era stato presentato nei giorni scorsi da da Fidesz, il partito di Viktor Orbán. (il manifesto)
Dopo le parole arrivano i fatti. Con una larga maggioranza di 136 voti favorevoli e 27 contrari, il Parlamento ungherese ha approvato oggi, martedì 18 marzo, una legge che vieta lo svolgimento del Pride e altre manifestazioni Lgbtq+ nel Paese. (EuropaToday)
Nessuna sorpresa in Ungheria: approvata la legge che vieta il Pride. Un provvedimento destinato a riaccendere le polemiche su Budapest, poiché prevede il divieto delle marce del Pride sulla base della controversa legge per "la protezione dei minori" approvata nel 2021 per vietare la "promozione ed esibizione" dell'omosessualità ai minori. (il Giornale)