In Europa l'auto elettrica non decolla tra veti e dazi alla Cina

L’immagine più potente della svolta energetica e del processo di decarbonizzazione avviato dall’Unione europea viene paradossalmente da un paese che ha deciso di uscirne. La scorsa settimana è stata infatti chiusa la centrale elettrica di Ratcliffe-on-Soar, l’ultima ancora attiva in Gran Bretagna completamente a carbone. Gli applausi e le lacrime degli operai che rimarranno ancora qualche anno alle dipendenze della società per smantellare ciò che rimane, hanno sottolineato l’evento epocale. (Corriere del Ticino)

Su altre testate

Gli Stati Membri dell’Unione Europea si sono riuniti quest’oggi a Bruxelles per votare sulla proposta di applicare dazi differenziati, a seconda dell’entità dei sussidi ricevuti, nei confronti di alcuni grandi produttori di auto elettriche assemblate in Cina (Nicola Porro)

L'esito della votazione del Comitato difesa commerciale è la cosiddetta "no opinion". Decide la Commissione (LAPRESSE)

Inoltre, Pechino nega le accuse e ha minacciato di rispondere con dazi su prodotti europei come latticini, brandy, carne suina e il settore automobilistico. Questa decisione, presa dalla Commissione Europea dopo un’indagine che ha rilevato un sussidio ingiusto da parte della Cina alla sua industria automobilistica, rischia di alimentare tensioni già alte tra le due potenze. (Automoto.it)

I Paesi Ue approvano i dazi sulle auto elettriche cinesi

Ed è una storia significativa ed esemplare di cosa è oggi l’Unione europea. L’Ungheria si è detta contrari a e paventa una nuova guerra fredda commerciale con la Cina; la Germania ha votato contro perché è preoccupata di dover pagare i dazi sulle auto che produce in Cina e importa in Europa (sono 6 milioni le vetture prodotte lì dalla Germania). (Il Sole 24 ORE)

Via libera dei Paesi Ue in risposta ai maxi sussidi sleali elargiti da Pechino. Dieci Stati europei, tra cui anche l'Italia e la Francia, hanno votato a favore. Cinque i contrari, guidati dalla Germania. (Sky Tg24 )

Via libera dei Paesi Ue all'introduzione dei dazi aggiuntivi definitivi fino al 36,3% sulle auto elettriche cinesi in risposta ai maxi sussidi sleali elargiti da Pechino. (QUOTIDIANO NAZIONALE)