Zerocalcare al Parlamento europeo: "Il mio fumetto su Salis per accendere un faro"

Zerocalcare al Parlamento europeo: Il mio fumetto su Salis per accendere un faro
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ilmessaggero.it ESTERI

"Il fumetto sul processo di Budapest a Ilaria Salis è un prodotto collettivo: io sono l'autore ma è stato fatto anche grazie a un collettivo, abbiamo deciso di pubblicarlo su l'Internazionale in modo da aggiornarlo man mano che andava avanti il processo, sino alle elezioni". Lo ha detto Zerocalcare, pseudonimo del fumettista Michele Rech, a fianco di Ilaria Salis, parlando del suo fumetto dedicato al processo dal titolo "Questa notte non sarà breve", durante l''evento del gruppo Left "criminalizzazione dell'antifascismo: approfondimenti dal caso di Budapest e strategie di resistenza". (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Ogni volta che Ilaria Salis parla in merito all'Ungheria (il che accade almeno una volta alla settimana) l'impressione è che ogni suo sforzo sia orientato a difendere il privilegio dell'immunità parlamentare. (il Giornale)

«In Ungheria c’è un uso politico della giustizia. Nei miei confronti continua una campagna d’odio per influenzare la magistratura. (il manifesto)

Getting your Trinity Audio player ready... Il fumettista all'Europarlamento discute dell'arresto di militanti di sinistra e su "questioni di identità e nazionalismo" (Dire)

Salis: "Non estradate gli antifascisti in Ungheria". Difende il complice arrestato a Parigi ma pensa a sé

Bruxelles – Zerocalcare al Parlamento europeo per parlare di antifascismo. Oltre alla deputata di Alleanza verdi e sinistra (Avs), hanno preso la parola anche i parenti e i legali di altri attivisti antifascisti incarcerati non solo in Ungheria ma anche in Francia e Germania. (EuNews)

“Le estradizioni degli antifascisti verso l’Ungheria devono essere fermate immediatamente – ha detto Salis – Mi auguro che le autorità francesi, come quelle italiane, subordinino la cooperazione giudiziaria al rispetto dello Stato di diritto e dei diritti umani”. (LA NOTIZIA)

Nuovo delirio firmato Ilaria Salis. È lei stessa a rendere nota su Facebook la sua proposta lanciata nel corso di un'intervista-monologo al media francese (Secolo d'Italia)