Condanna Internò, il legale della famiglia Bergamini: "Non importa la pena, conta aver accertato l'omicidio"
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« Siamo soddisfatti perché finalmente Denis ha avuto giustizia ». Lo ha detto l’avvocato Fabio Anselmo che ha rappresentato la famiglia di Denis Bergamini nel processo sulla morte del calciatore del Cosenza Calcio. In serata la Corte di Assise di Cosenza ha condannato a 16 anni di carcere Isabella Internò, ex fidanzata di Denis imputata nel processo. La donna deve rispondere di concorso in omicidio volontario. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
Ne parlano anche altre fonti
Subito dopo avere sentito la sentenza della Corte d'assise di Cosenza che la condannava a 16 anni di reclusione per l'omicidio di Denis Bergamini, Isabella Internò, con un'espressione tra l'incredulo ed il disperato, ha stretto forte il braccio del marito. (Il Messaggero Veneto)
“Abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia. Se avessimo avuto questa procura, questo pm fin dal primo momento non ci sarebbero voluti 35 anni per arrivare alla verità. Sono state determinanti tante cose: le ultime analisi e le deposizioni di numerosi testi. (Iacchite)
COSENZA- Sedici anni di reclusione: è questa la condanna inflitta dai giudici della Corte d’assise di Cosenza a Isabella Internò, accusata di omicidio in concorso con ignoti per la morte dell’ex fidanzato, il calciatore del Cosenza Donato Denis Bergamini, avvenuta a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989. (Livesicilia.it)
La sentenza è stata letta dalla presidente della Corte dopo 8 ore di camera di consiglio. I giudici hanno ridimensionato la richiesta dell’accusa – 23 anni – concedendo le attenuanti prevalenti sulle aggravanti. (Il Dispaccio)
Otto ore di camera di consiglio: esattamente com’era accaduto per il processo Cucchi. L’avvocato Fabio Anselmo ricorda l’attesa per quella storica sentenza e la mette a confronto con quella per il processo Bergamini. (Iacchite)
Dall’inviata Le urla dell’imputata, Isabella Internò, 55 anni, pochi minuti dopo essere stata condannata a sedici di carcere per il concorso nell’omicidio premeditato di Donato Denis Bergamini, ucciso il 18 novembre del 1989, hanno squarciato il cortiletto interno del Tribunale di Cosenza (il Resto del Carlino)