Pasolini: «Attraversare la Porta Santa per rinnovare la nostra speranza» – Chiesa di Milano

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Diocesi di MIlano INTERNO

Il francescano, predicatore della Casa Pontificia, riflette sul senso del pellegrinaggio diocesano che dal 14 al 16 marzo attende l’Arcivescovo e molti fedeli ambrosiani: «Un’esperienza grazie alla quale poter guardare avanti con uno sguardo più fiducioso, e che contiene un’idea di conversione, perché la nostra vita possa essere un bene e un servizio per gli altri» Il pellegrinaggio che, come è ovvio, è sempre più di un viaggio o di un semplice spostarsi da un luogo all’altro perché è un camminare fisicamente e idealmente sulle strade della fede e del nostro cuore. (Diocesi di MIlano)

Su altri media

Una moltitudine di pellegrini provenienti dalle parrocchie di Ariano Irpino e dai numerosi comuni che compongono la diocesi ha raggiunto la capitale di buon mattino, in occasione del giubileo 2025. Giubileo 2025: Pellegrinaggio a Roma della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia Le parole del Vescovo Sergio Melillo hanno toccato profondamente il cuore dei pellegrini (Ottopagine)

Il pellegrinaggio che, come è ovvio, è sempre più di un viaggio o di un semplice spostarsi da un luogo all’altro, perché è un camminare fisicamente e idealmente sulle strade della fede e del nostro cuore. (Avvenire)

Numerose le liturgie penitenziali organizzate dai parroci nei giorni precedenti alla partenza: momenti di preghiera e confessioni che hanno permesso ai fedeli di prepararsi al meglio sperimentando l’infinita misericordia del Signore. (il Resto del Carlino)

L’Arcivescovo stila un primo bilancio dell’esperienza romana: «Per uscire dalla tristezza c’è un solo modo, passare attraverso la porta che è Gesù: la vera gioia nasce dall’amicizia con lui. (Diocesi di MIlano)

Agenzia Romano Siciliani (Avvenire)

La «memoria che inquina, fa ammalare e dà la morte», quella che non dimentica «inadempienze e cattiverie» degli altri e anche le nostre, dove «il passato diventa una discarica» per ricordi di ingiustizie subite e di parole mancate. (Avvenire)