Sanità differenziata, Centro-Sud in ritardo e andrà peggio

La maggioranza di governo è testarda ma i fatti ancora di più. Poche ore dopo l’approvazione dell’autonomia differenziata emerge in tutta evidenza la realtà di un’Italia già ammalata di regionalismo e che avrebbe bisogno, semmai, di maggiore coesione. Ci pensano diversi istituti di ricerca a dimostrare dove porta la narrazione del ddl Calderoli: l’Italia della salute si presenta già fratturata in più punti con il federalismo che c’è e quello che verrà rischia di spaccarla definitivamente. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il quadro emerge dal Rapporto “Opportunità di tutela della Salute: le Performance Regionali” redatto dai 104 esperti del Crea Sanità (Centro Ricerca Economica Applicata in Sanità). Ad andar peggio sono le Regioni meridionali, che però stanno recuperando a maggiore velocità, mentre a guidare le migliori è il Veneto. (quotidianodipuglia.it)

La Calabria è tra le regioni italiane fortemente insufficienti per quanto riguarda le performance sanitarie e sociosanitarie, con un indice di 0,26 che la pone all’ultimo posto in Italia, nonostante un incremento delle prestazioni, nel quinquennio 2017-2022, del 102,9%. (Il Dispaccio)

Emerge una fotografia di un’Italia divisa in due dall’ultimo rapporto del Crea Sanità, il Centro per la ricerca economica applicata in sanità, che ha condotto una valutazione sulle performance socio sanitarie delle regioni nell’anno 2022. (Toscana Notizie)

Il 45% degli italiani vive in regioni con livelli sufficienti di salute. Sicilia e Calabria con performance sotto il 35%

Rispetto a un anno fa, migliora di otto punti la valutazione del Servizio sanitario regionale. Lo certificano i ricercatori dell’università di Tor Vergata nello studio “Opportunità di tutela della salute: le performance regionali”. (Il Messaggero Veneto)

Risultato risicato Il nostro risultato è senza infamia e senza lode, secondo quanto deciso dai 104 esperti del Crea che includono ricercatori e docenti universitari nei campi dell’economia, del diritto, dell’epidemiologia, dell’ingegneria biomedica, della statistica medica. (corriereadriatico.it)

Ad andar peggio sono le Regioni meridionali, che però stanno recuperando a maggiore velocità, mentre a guidare le migliori è il Veneto. Quasi la metà degli italiani, il 45%, vive in Regioni che non garantiscono livelli sufficienti di tutela della salute. (Gazzetta del Sud)