Putin zar stalinista: l'ultima uscita surreale di "La Repubblica" e il grado della propaganda occidentale
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Così leggiamo su "La Repubblica", rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico: «Putin, 25 anni al potere: la deriva dello zar che tra omicidi e guerre ora sogna di superare Stalin». È un sunto perfetto della propaganda dell'occidente, anzi dell'uccidente liberal-atlantista. Putin viene bellamente presentato come zar e per di più come Stalin redivivus. Come sappiamo, la propaganda uccidentale è solita liquidare come novelli Hitler e come novelli Stalin tutti coloro i quali, in un modo o nell'altro, si oppongono all'imperialismo a stelle e strisce e magari anche, nel caso della Russia, propiziano un ordine multipolare. (Il Giornale d'Italia)
Su altri media
C’è papa Francesco, nella lista delle 36 personalità mondiali alle quali Vladimir Putin ha inviato gli auguri di Capodanno, come pure l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder, grande amico del Cremlino e di Gazprom. (Corriere della Sera)
I presenti Come riferisce il servizio stampa del Cremlino, Putin ha inviato i suoi saluti ai leader dei Paesi Brics, tra cui Brasile, India, Cina e Sudafrica, e di molti altri Paesi del sud e dell'est del mondo. (ilmessaggero.it)
Oggi il Cremlino ha pubblicato l'elenco dei leader che hanno ricevuto telegrammi di auguri dal Presidente russo, e tra questi non figurano i leader di Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Francia, Giappone e altri grandi Stati ostili alla Russia. (Il Dubbio)
Per il terzo anno consecutivo, il presidente russo Vladimir Putin non ha inviato gli auguri di Capodanno al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e ai leader di altri importanti Paesi occidentali considerati ostili. (Secolo d'Italia)
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