Raccolta e conservazione dei metadati delle email aziendali, varato il documento di indirizzo

Con decisione del 6 giugno il Garante per la protezione dei dati personali ha rielaborato significativamente le direttive pubblicate il 6 febbraio sui tempi di conservazione dei metadati. Il documento sembra trovare un equilibrio più gestibile a livello aziendale. Fonte: Il Sole 24 Ore - a cura dell’Avv. Alberto Bozzo, Componente commissione informatica e Ai Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati Per leggere questo articolo devi essere registrato ed effettuare il login! (Federprivacy)

Ne parlano anche altre testate

L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali con provvedimento n. 364 del 6 giugno 2024, ha pubblicato il documento di indirizzo aggiornato e modificato a seguito della consultazione pubblica, concernente i programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo ed il trattamento dei metadati delle email dei dipendenti. (Diritto Bancario)

n. Finalmente il Garante ha pubblicato il Documento di Indirizzo sui metadati della posta elettronica aziendale che, per sua stessa ammissione, recepisce i suggerimenti ricevuti dagli utenti sulla precedente bozza adottata a fine 2023 (provv. (Iusletter)

Il Garante per la protezione dei dati personali (“Garante” o “Autorità”) ha pubblicato venerdì 14 giugno 2024 il “Provvedimento del 6 giugno 2024 - Documento di indirizzo. (LavoroSi)

Mail di lavoro e tutela della privacy, novità dal Garante. Il datore può “spiare” le mail?

Il nuovo documento di indirizzo consente alle aziende di salvaguardare le informazioni necessarie ad archiviare e indicizzare i messaggi di posta elettronica: questo perché il termine stringente di conservazione... (NT+ Lavoro)

Rivedendo le linee di indirizzo rilasciate lo scorso febbraio, infatti, l’Autorità ha introdotto alcune modifiche, confermando tuttavia che l’attività di raccolta e conservazione dei metadati delle email aziendali non deve superare i 21 giorni, a meno che non vi siano particolari condizioni che autorizzano l’estensione. (PMI.it)

Abbiamo chiesto all’avvocato Ugo Di Stefano, senior partner e responsabile del Dipartimento Privacy & Corporate Compliance di Lexellent, di chiarire alcuni aspetti della vicenda. In sostanza, ha affrontato dopo consultazione pubblica la questione della conservazione dei metadati dei lavoratori, ampiamente dibattuta tra gli addetti ai lavori. (la Repubblica)