Regionali nel 2026: ora possibile il rinvio dopo la scelta sui Comuni
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A Roma, Milano, passando per Napoli, Bologna, Venezia e Torino, più altri duemila Comuni, si voterà alle prossime elezioni amministrative in un periodo che andrà oltre i cinque anni del naturale mandato, ovvero nell’arco dei sei mesi successivi: questo esito emerge da una circolare del dipartimento del Viminale che si occupa della materia elettorale, dove si illustra ai territori la normativa vigente. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Se ne è parlato anche su altre testate
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I sostenitori del voto in autunno del prossimo anno, o del rinvio addirittura al 2026, mettono in evidenza la contraddizione. Perché se in Trentino ne in Alto Adige i seggi per il rinnovo di sindaci e consigli comunali saranno aperti nella prossima primavera, in tutto il resto d’Italia le urne apriranno nel 2026. (Il T Quotidiano)
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Bologna – Il mandato del sindaco Matteo Lepore finirà ai “supplementari”: una circolare del ministero degli Interni ieri ha confermato che la prossima finestra di voto per le elezioni comunali sarà tra aprile e giugno 2027. (La Repubblica)
Poche ore fa il Ministero dell’Interno ha comunicato in via ufficiale una decisione che molti avevano auspicato da tempo: i comuni andati al voto nell’autunno del 2020 e del 2021 torneranno alle urne nella primavera del 2026 e nel 2027, allungando di sei mesi il mandato dei sindaci attualmente in carica. (Positanonews)
Effetto domino. Se infatti il documento diffuso ieri fa esplicito riferimento al voto comunale, indicando come obbligatoria la finestra elettorale tra il 15 aprile e il 15 giugno 2026, è del tutto evidente che nei palazzi della politica si sta ragionando sull’eventualità di uniformare la scelta anche per quelle regioni - come il Veneto - i cui consigli vedono scadere il mandato nello stesso periodo autunnale del prossimo anno. (ilgazzettino.it)