La pericolosità all’origine delle aurore

Tre scienziati statunitensi hanno scoperto che gli shock interplanetari che colpiscono frontalmente il campo magnetico terrestre, generando aurore, causano anche correnti elettriche più potenti a livello del suolo, minacciando oleodotti e cavi sottomarini. La buona notizia è che, almeno in parte, si possono prevedere. Tutti i dettagli su Frontiers in Astronomy and Space Sciences Da quando lo scorso maggio i cieli italiani si sono straordinariamente tinti di rosso, spesso mi ritrovo a controllare il sito Space Weather Prediction Center del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) sperando di trovare il bell’anellone rosso che indica un’alta probabilità di rivedere quello spettacolo anche alle nostre latitudini. (Media Inaf)

Se ne è parlato anche su altre testate

Questo potrebbe aiutarci a prevenire i possibili effetti catastrofici sulla tecnologia terrestre e satellitare. (Fanpage.it)

Negli ultimi tre giorni, due espulsioni di massa coronale (CME) dirette verso la Terra sono state osservate. Queste CME dovrebbero raggiungere il nostro pianeta tra la sera del 23 luglio e la metà giornata del 24 luglio 2024, portando all’emissione di un avviso di tempesta geomagnetica moderata di classe G2. (NextMe)

Allerta tempesta geomagnetica G2: il 21 luglio 2 anelli di plasma “oscuro” sono esplosi dal Sole, quando un filamento magnetico collegato alla macchia solare AR3757 ha generato un’eruzione. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha registrato l’evento (immagine in alto). (MeteoWeb)

Una tempesta solare ha causato il crash di Microsoft Windows: il rischio che non sia l’ultima

Questo è quanto emerge da una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Astronomy and Space Sciences, che sottolinea l’importanza dell’angolo d’impatto del vento solare. (FocusTECH)

Il 19 luglio 2024, una tempesta solare di intensità senza precedenti ha colpito la Terra, causando un caos globale e portando al crash di numerosi sistemi operativi. (Ohga!)