Bimba di 6 anni morta di morbillo in Texas, l'appello dei genitori mennoniti: "Non vaccinatevi, non è grave come dicono i media"

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"Non vaccinatevi contro il morbillo, non è così male come vogliono far credere i media", è l'appello dei genitori della bambina morta per morbillo a Seminole, Texas, lo scorso 26 febbraio. La coppia, parte della comunità mennonita ha affermato che anche gli altri bambini si sono ammalati di morbillo ma che "lo hanno superato in fretta". Morbillo in Texas, genitori della bambina di 6 anni morta: "Non vaccinatevi, gli altri nostri bambini lo hanno superato in fretta" In una recente intervista rilasciata all'organizzazione Children's Health Defense, fondata dall'attuale ministro della Salute americana Robert Kennedy Jr nel 2007, i genitori della bambina di 6 anni morta di morbillo a Seminole, Texas il 26 febbraio scorso, hanno rilasciato i dettagli sull'accaduto. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

Laura ha commentato con Fanpage.it la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica nei confronti di cinque medici dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, accusati di omicidio colposo. "Sono contenta della richiesta di rinvio a giudizio per i cinque medici, fiduciosa nel lavoro della magistratura e che verranno fatte verità e giustizia per la morte di nostro figlio". (Fanpage.it)

Ora per loro la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio. (ilmattino.it)

È stata fissata per il prossimo 26 marzo l'udienza preliminare davanti al gup di Roma dei medici in relazione alla morte del bimbo di due anni, deceduto il 3 gennaio del 2019 e a cui, secondo l'accusa, era stato impiantato in modo errato un pacemaker. (Today.it)

Si chiamava Giacomo Francesco Saccomanno. Come il nonno, un avvocato che da 40 anni lavora in tutta Italia. «Ma non ho mai visto una situazione così. Gli errori si fanno, ma com’è possibile che quella notte non lo abbiano operato dopo che eravamo arrivati d’urgenza dalla Calabria con un volo militare? Ce lo avevano detto: va operato subito, se no non ce la fa. (Repubblica Roma)

«Imprudenza, negligenza e imperizia» con un «macroscopico ritardo», sono le parole usate per descrivere il loro comportamento. (Corriere Roma)

Il primo intervento chirurgico avviene a Taormina il giorno della sua nascita, ma la famiglia, proveniente dalla Calabria, si trasferisce a Roma per ricevere cure in un centro di eccellenza. La storia di Giacomo inizia il 14 settembre 2016, quando nasce con un "blocco atrioventricolare completo congenito". (LaC news24)