Stupro di Capodanno, il minimo della pena
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Sono passati quattro anni dalla vicenda diventata nota alle cronache come “lo stupro di Capodanno”. Ieri la sentenza per il primo degli imputati, finito a processo con giudizio immediato: Patrizio Ranieri è stato condannato dai giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Roma a cinque anni e mezzo per aver violentato Bianca (nome di fantasia, ndr), all’epoca dei fatti 16enne, mentre era in stato di incoscienza per l’uso di alcol e droga, durante una festa in una villetta del quartiere Primavalle (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
Stuprò una sedicenne in una villino a Roma, in zona Primavalle, la notte di Capodanno di quattro anni fa. Secondo l’accusa, Ranieri e altri ragazzi, alcuni minorenni all’epoca dei fatti, avrebbero compiuto abusi sulla 16enne approfittando del suo stato di incoscienza dovuto all’assunzione di alcol e droghe. (Secolo d'Italia)
Nonostante la giovane età, la condanna non sembra aver turbato particolarmente l'imputato. (il Giornale)
Inizialmente l'accusa era violenza sessuale di gruppo ma i giudici hanno riformulato l'accusa per Ranieri in violenza sessuale su minore. E' arrivata la prima condanna per lo stupro di Capodanno 2020, una vicenda che aveva riempito le pagine della cronaca nera di tutta Italia. (latinaoggi.eu)
Fu anche scattata una foto di gruppo con tutti gli invitati. Il fatto avvenne il 31 dicembre 2020 nel corso di una festa di Capodanno in una villetta del quartiere Primavalle. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lo stesso che ieri, dopo la condanna a 5 anni e mezzo, ha detto sicuro: «A me non mi ammazza niente. Spregiudicati, alla ricerca di eccessi, per passare una notte, quella di Capodanno, in cui è d’obbligo divertirsi di più. (ilmessaggero.it)
La sentenza non ha riconosciuto lo stupro di gruppo, ma quella di violenza individuale. La Procura aveva chiesto una pena a 12 anni e sei mesi. (Tiscali Notizie)