Morta in Svizzera la 51enne lombarda che aveva chiesto il fine vita, l'associazione Coscioni: "Asl non ha trasmesso relazione finale"

‘Ines’ è morta questa mattina in Svizzera, dove ha avuto accesso al suicidio medicalmente assistito. La 51enne lombarda affetta da quasi vent’anni da sclerosi multipla, è stata accompagnata da Claudio Stellari e Matteo D’Angelo, iscritti a Soccorso Civile, che fornisce l’assistenza alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero, e di cui è presidente e responsabile legale Marco Cappato (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Si è aperto in commissione sanità del Consiglio regionale l’iter di approfondimento sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulle procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio assistito. (LA NAZIONE)

“Non deve mai più accadere che una persona che ha diritto a essere aiutata a terminare la propria a vita senza soffrire, debba invece essere costretta ad andare come in esilio in un altro paese per riuscire a ottenere davvero questo diritto solo per i ritardi della burocrazia del proprio paese”. (Il Sole 24 ORE)

Ho dolori veramente insopportabili. "Il mio corpo non risponde più a nessuna delle mie richieste. (IL GIORNO)

Ines, nome di fantasia, 51 anni, era malata da tempo di sclerosi multipla. Nel servizio gli interventi di Matteo D'Angelo, attivista dell'Associazione Soccorso Civile che ha accompagnato la donna in Svizzera, e Marco Cappato, segretario dell'Associazione. (TGR Lombardia)

Su questo tema, nella seduta di questa mattina (martedì 30 luglio) sono stati auditi i promotori, ovvero i rappresentanti dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica che il 14 marzo scorso hanno depositato presso la presidenza del Consiglio regionale la proposta di legge regionale supportata da oltre 10mila firme autenticate. (gonews)

Ma voleva che la sua morte fosse un’esperienza piacevole, «perché lottiamo tutta la vita per vivere bene — diceva — e dobbiamo farlo anche per morire bene». Dal 2007 conviveva con… (La Repubblica)